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SULMONA – Il sindaco apre alla minoranza? No grazie. Non ci pensano minimante i consiglieri comunali Bruno Di Masci, Francesco Perrotta, Antonio Di Rienzo, Fabio Ranalli, Mauro Tirabassi e Maurizio Balassone ( la Bianchi è assente perché impossibilitata) a valutare la proposta lanciata dal primo cittadino. Sconcerto e amarezza hanno scandito la conferenza stampa post Consiglio, senza discussione, per il quale Fabio Ranalli mantiene la sua linea. Si ricorrerà alla Corte dei Conti. Perché è venerdì e bisogna pagare straordinari e personale e secondo la minoranza il sindaco poteva evitare di arrivare in aula senza confronto ma limitarsi a comunicare la sua decisione alla stampa. Come pure- secondo il capogruppo Pd Antonio Di Rienzo- è impensabile proporre ora un governo di larghe intese. Un anno fa fu proprio lui a lanciare la Giunta di salute pubblica ma ora non ci sono le condizioni. Vietato parlare di tregua fino alle regionali per Bruno Di Masci e Maurizio Balassone. “Vorrebbe dire”- spiegano i consiglieri- “assecondare le richieste di qualcun altro e non certo del sindaco”. E poi la richiesta di un Consiglio, da dedicare esclusivamente alla crisi, che sarà presentata a brevissimo. Si valuterà la mozione di sfiducia ma prima i consiglieri di minoranza si riservano di discuterne tra loro. “Oggi è morta la democrazia. La brutta pagina nera della storia politica di questa città”- chiosa Di Rienzo.

Andrea D’Aurelio

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