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“Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico. E il silenzio assordante su una cosa del genere da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati”. Questo il post su Facebook con cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la vignetta in prima pagina del Fatto Quotidiano che fa riferimento a sua sorella e al marito, il ministro Francesco Lollobrigida.

Vignetta che ha fatto insorgere gli uomini della destra, tra questi anche il nostro Presidente di Regione Marsilio che commenta: “Una cosa sono le critiche contro i programmi politici, un’altra gli attacchi gratuiti e indegni che, in questo caso, oltre a un ministro della Repubblica Italiana prendono di mira anche una donna. Sorprende che gli ambienti di sinistra, sempre in prima linea per difendere i diritti delle donne e le loro libertà, permettano al ‘Fatto’ di attaccare con questa inaudita violenza Arianna Meloni”.

Alla bufera conseguente, Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano, ha replicato all’Ansa: «Non posso passare il mio tempo a spiegare le battute a chi non le capisce».

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