
L’Aquila – “Una situazione sconcertante”: così è stata definita da Lorenzo Rotellini, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, l’attuale gestione dei dehors nel centro storico dell’Aquila, al termine di una seduta della Commissione consiliare dedicata al tema. Durante l’incontro, è emerso con chiarezza che la Soprintendenza è responsabile delle prescrizioni tecniche e paesaggistiche per l’installazione dei dehors, le strutture mobili utilizzate da bar e ristoranti all’aperto. Tuttavia, secondo quanto riferito da una funzionaria presente in aula, tali indicazioni vengono spesso ignorate, senza che vi siano controlli efficaci da parte del Comune. Una denuncia chiara è arrivata proprio dalla rappresentante della Soprintendenza, che ha sottolineato come oggi sia quasi impossibile godere di scorci simbolici della città, come la statua del Tritone in piazza Regina Margherita o la cupola di San Bernardino da via Verdi, ormai nascosti da ombrelloni e gazebo. Rotellini ha ribadito la necessità di un regolamento chiaro e condiviso, che tuteli il patrimonio architettonico senza penalizzare le attività commerciali. “Non vogliamo ostacolare chi lavora – ha affermato – ma garantire ordine e trasparenza. Purtroppo, mancano i controlli della Polizia Municipale e manca soprattutto la volontà politica”. Critiche anche sul fronte procedurale: la redazione del nuovo regolamento sarebbe stata affidata a un professionista esterno, il cui nome non è stato comunicato ai membri della commissione, una scelta che solleva perplessità sulla trasparenza amministrativa. La giustificazione addotta è la necessità di un esperto capace di relazionarsi con la Soprintendenza, una competenza che non sarebbe presente all’interno del Comune. “In tre anni – ha aggiunto Rotellini – abbiamo avanzato proposte concrete, come l’introduzione di manufatti standard per rendere più armonico e sicuro il centro, ma siamo di fronte all’ennesimo incarico esterno che non risolve nulla”. A preoccupare è anche l’assenza di qualsiasi riferimento ai dehors nel Documento Unico di Programmazione 2025-2027. Nessuna previsione né da parte del Settore Commercio, né da quello dell’Urbanistica, a conferma – secondo l’opposizione – di una mancanza di visione strategica da parte dell’amministrazione comunale. “Non ci fermeremo”, ha concluso Rotellini, annunciando un prossimo accesso agli atti per fare luce su nomi e competenze coinvolte in questa vicenda.