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Introducendo alcune modifiche al Regolamento per la disciplina dell’Imu e della tassa sui rifiuti, il Consiglio comunale dell’Aquila ha formalizzato stamani le riduzioni dei tributi per il 2021 proposte dalla Giunta in ragione alle difficoltà che si sono venute a creare per via dell’emergenza sanitaria da coronavirus.

In particolare, la tassa sui rifiuti (Tari) sarà ridotta del 70% per piscine, palestre e impianti sportivi, del 50% per ristoranti ed esercizi di ristorazione, birrerie, pizzerie, alberghi, teatri e cinema. Per tutte le altre attività, eccezion fatta per supermercati e farmacie (attività che hanno subìto meno l’incidenza del virus essendo rimaste aperte, alle quali comunque non è stato applicato nessun aumento), la detrazione Tari sarà del 25%. Per tutte le utenze domestiche, invece, sarà prevista una riduzione del 15% della Tari per le seconde case non abitate, per un minor introito di oltre 200mila euro per le casse comunali.

La Tari potrà essere pagata in tre rate, con scadenza a fine settembre, ottobre e novembre di quest’anno, ma, se l’importo sarà al di sopra dei 1.000 euro, sarà possibile il versamento in 6 rate.

Quanto all’Imu, sconto della prima rata per alberghi e per immobili dove si svolgono attività turistiche e di spettacolo.

“Il raggiungimento di questi importantissimi risultati – ha spiegato l’assessore al Bilancio, il vice sindaco Raffaele Daniele – è stato reso possibile grazie a un confronto generale sia con i rappresentanti delle categorie produttive sia con l’opposizione in Consiglio comunale. Difficile trovare altrove una manovra così complessa e ampia; è stato fatto il massimo possibile per venire incontro alle esigenze di famiglie e operatori economici che stanno subendo i maggiori problemi per via delle restrizioni legate alla diffusione del covid-19, dando seguito alle legittime esigenze di chi è particolarmente colpito dalla pandemia, senza creare problemi al bilancio comunale e questa era una condizione assolutamente imprescindibile”.

Il Consiglio ha inoltre approvato un’altra delibera propedeutica al bilancio di previsione – la cui discussione è in programma nel tardo pomeriggio di oggi -, quella relativa alla verifica della qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie. In questo senso, l’Aula ha deliberato di confermare le procedure già varante in precedenti provvedimenti quanto alla possibilità di cedere in proprietà le aree comunali già concesse in diritto di superficie e destinate dal Piano regolatore generale a edilizia economica e popolare, ribadendo anche gli importi, da aggiornare in base agli indici Istat: zona 1 (comprendente il quartiere di Santa Barbara) 70 euro al metro quadrato, zona 2 (comprendente il quartiere di Pettino) 65 euro al metro quadrato, zona 3 (comprendente i quartieri di Cansatessa e Coppito) 60 euro al metro quadrato.

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha successivamente dato il via libera alla proposta della giunta comunale di confermare, a beneficio delle attività produttive, l’iter semplificato per la richiesta di concessione di suolo pubblico. L’assemblea ha infatti approvato il regolamento per la disciplina del nuovo canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercatale, con le relative tariffe relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari, diritti sulle pubbliche affissioni, occupazioni di spazi e aree pubbliche e canone mercatale, accogliendo le proposte della Giunta comunale, che già l’anno scorso aveva operato in questo senso per venire incontro alle esigenze dei pubblici esercizi.

Le procedure per il rilascio delle autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico avranno dei tempi ridotti e, grazie all’accordo con la Soprintendenza, la stessa regola varrà per l’installazione di dehor (in collaborazione con la commissione arredo urbano). Come per il 2020 il Comune concederà alle attività commerciali, gratuitamente l’occupazione di suolo pubblico: gli spazi potranno essere raddoppiati e tale maggiore superficie sarà esentata anche dalla Tari. “In questo caso – ha commentato il vice sindaco Daniele, che ha illustrato il provvedimento – vi sarà una riduzione di tributi in entrata per l’ente per una somma che supera i 200 mila euro, ma anche in tale occasione siamo riusciti a far quadrare i contri, andando incontro alle legittime aspettative dei settori più penalizzati dall’emergenza, riuscendo contestualmente a salvaguardare la tenuta del bilancio”.

Confermate le aliquote e le detrazioni Imu già approvate nel 2020. In particolare, l’aliquota per l’abitazione principale – soggette al tributo sono solo quelle classificate catastalmente A1, A8 A9, ovverosia abitazioni di tipo signorile, ville, castelli e palazzi di particolare pregio storico – resta allo 0,6 per cento, 0,1 per cento per i fabbricati rurali a uso strumentale e per quelli costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, 1,01 per cento per i terreni agricoli, per gli immobili ad uso produttivo inseriti nella categoria catastale D e per le abitazioni diverse da quelle principali e per gli altri tipi di immobili, comprese le aree edificabili. Confermata anche la detrazione di 200 euro per le abitazioni principali (ovviamente, solo quelle colpite dall’imposta, cioè classificate A1, A8 e A9) e per le relative pertinenze.

L’Aula ha poi validato e approvato il Piano economico finanziario (Pef) per l’anno in corso per quanto riguarda il servizio di gestione dei rifiuti. Redatto dall’Asm (la società partecipata dal Comune che si occupa del ciclo dei rifiuti) in base alle prescrizioni dell’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera), il Pef prevede costi per il servizio pari a complessivi 14 milioni e mezzo di euro. Le utenze interessate dal servizio di igiene urbana, secondo il documento, sono circa 37mila, per una produzione complessiva superiore alle 35mila tonnellate (dati 2018), mentre il valore della raccolta differenziata, nel 2020, è stata del 38,6%.

Restano invariate le tariffe Tari con la delibera approvata oggi dal Consiglio comunale, che consentiranno un gettito di 12 milioni e 900mila euro, cui si aggiungerà 1 milione e mezzo di euro di trasferimenti statali.

Via libera, poi, al piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili 2021-2023 di proprietà dell’Ente. Quelli previsti per la vendita, se saranno effettivamente venduti, dovrebbero portare nelle casse comunali circa 100 milioni di euro tra terreni e fabbricati. La delibera votata dall’assemblea è stata illustrata dall’assessore al Patrimonio, Fausta Bergamotto.

L’assise civica ha quindi approvato il Documento unico di programmazione (Dup) e il bilancio di previsione 2021-2023 del Centro servizi anziani (Csa), l’istituzione che gestisce la residenza dell’ex Onpi e che, in generale, si occupa dei servizi per la terza età.

Illustrando il provvedimento votato dal Consiglio, l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, ha ricordato come la residenza per anziani ex Onpi sia accreditata per 40 posti letto per ultrasessantacinquenni non autosufficienti e 36 posti letto per autosufficienti (ridotti di 12 unità, concesse all’Asl per ospitare gli utenti della rsa di Montereale, inagibile in seguito al sisma dell’Italia centrale del 2017 e che dovrebbe riaprire i battenti il prossimo ottobre). “Non appena si potrà rientrare in possesso degli spazi attualmente affittati all’Asl per la rsa di Montereale – ha commentato Bignotti – sarà possibile ampliare la capacità di accogliere più ospiti e aumentare la qualità e quantità dei servizi resi”.

Approvato anche il bilancio di previsione 2021-2023 della stessa istituzione Csa, che ha un volume complessivo in entrata e in uscita di circa 11 milioni e 200mila euro nel triennio.

Il Consiglio sta ora dibattendo sul Dup e il bilancio di previsione 2021-2023 del Comune.

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