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Il professor Grimaldi, primario di Malattie infettive al San Salvatore , dichiara: “Siamo in guerra, l’ospedale così rischia il collasso. Le strutture non bastano ed è impensabile credere di poterle costruire dall’oggi al domani. Servono posti letto e soprattutto la sanità ha bisogno di tanto personale specializzato perchè il Covid 19 non è gestibile da tutti ma ci vuole un organico che sappia come muoversi. L’ospedale dell’Aquila è saturo, da agosto a oggi più di 100 ricoveri. La curva dei contagi che durante la prima fase ha visto più ricoveri esterni con il cross delle regioni, adesso ci vede in prima linea con pazienti che provengono da quest’area metropolitana. A causa di questa saturazione quindi, è stato necessario procedere tempestivamente ai ricoveri di pazienti gravi con polmoniti e insufficienze respiratorie e dove possibile procedere con l’assistenza domiciliare. Riceviamo ogni giorno nel nostro centro una media di 120 tamponi da processare, un numero che probabilmente la città non aveva mai visto durante il lockdown. C’è stata l’estate di mezzo e i giovani soprattutto hanno fatto da veicolo per diversi focolai. Adesso l’attenzione deve essere ancora massima e ci appelliamo come medici alla responsabilità e alla coscienza di ognuno”.

“Non siamo in una fase allarmante, né in una situazione critica, ma il numero dei contagi continua a crescere. Siamo ancora in grado di gestire sia i positivi a livello territoriale che in ospedale. Invito i cittadini – incalza l’assessore Verì – a limitare le uscite ed evitare gli assembramenti, soprattutto in occasione della ricorrenza di tutti i morti: rispettate le regole. Quello che voi definite allarme – risponde ai giornalisti – è l’immediata riorganizzazione del sistema sanitario, che rimoduliamo a seconda delle esigenze. Ad oggi tutti quelli che hanno avuto bisogno di avere un posto letto sia in ospedale come ricovero ordinario, sia in terapia intensiva e sub intensiva, lo hanno avuto e lo avranno ancora. Il problema della crescita esponenziale dei contagi non dipende dal sistema sanitario regionale, ma dall’incidenza dei contagi. Lo ribadisco: ad oggi la situazione è sotto controllo”.

Lo sostiene l’assessore alle politiche della salute Nicoletta Verì, a margine della conferenza stampa, che si è svolta questa mattina a Pescara.

I Giovani Democratici – Circolo di L’Aquila intervengono sulla gestione dell’emergenza: “Chiediamo il commissariamento immediato della ASL 1 Abruzzo. La situazione è ormai allo sbando. L’ospedale San Salvatore è saturo e i pazienti non considerati gravi vengono mandati a casa perchè non ci sono abbastanza posti per accogliere tutti. Siamo indignati perché la regione non ha fornito per tempo gli strumenti adeguati per fronteggiare la situazione. Quello che era il piano attutato dalla regione è fallito miseramente. Il progetto dell’ampliamento del settore Delta 7 dell’ospedale è rimasto incompiuto e non funzionante. La regione avrebbe dovuto procedere per tempo alle assunzioni di medici e infermieri, avrebbe dovuto potenziare il personale delle USCA per garantire a chi oggi lavora senza sosta, turni di lavoro accettabili. Altro scandalo che oggi ci offre il governo regionale è la mancanza di vaccini anti-influenzali che, in questo periodo, andavano somministrati ma che non ancora vengono forniti ai medici di base. I vaccini andavano acquisiti per tempo e andava organizzata una campagna di vaccinazione efficace. Tutto ciò non è stato fatto. Infine ci giunge notizia del fatto che a L’Aquila i reagenti per fare i tamponi sono finiti e l’attività è stata rallentata sempre per l’incompetenza e per l’inadempienza del governo regionale. Il laboratorio analisi sarebbe dovuto essere ampliato e adeguato ma – come nel caso del Delta 7 – non è stato fatto nulla.”

Il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci denuncia l’incapacità gestionale della sanità e chiedendo il commissariamento della Regione e della Asl:

“Venga commissariata una gestione sanitaria incapace:  oggi un volantino annuncia che all’Aquila è impossibile gestire e processare i tamponi, smistandoli così a Pescara e Teramo. l’ultima drammatica conferma della tragedia in atto. Siamo nel caos più totale: l’unica soluzione è commissariare Regione e ASL colpevoli di inerzia e incompetenza. I reparti Covid sono scoppiati, moltissimi pazienti per mancanza di posti sono a casa in isolamento – tuona Pietrucci – , ma spesso non vengono visitati perché il medico di famiglia non ce la fa a seguirli e le USCA non sono sufficienti. Il personale sanitario è stremato. La nostra è la provincia dove più a lungo si resta in attesa degli interventi e dei contatti con la ASL a causa delle pochissime unità di personale nel Call Center e nel dipartimento di Prevenzione e profilassi.

Basta con questo stillicidio di errori, ritardi e incapacità. Vadano via gli incapaci. Intervenga d’autorità il Governo con ispettori e commissari per rimettere ordine e organizzare il sistema”.

A Pietrucci risponde sulla sua pagina Facebook il governatore Marsilio: “Alcuni avvelenatori di pozzi (che non voglio citare) continuano da tempo, in alcuni casi da mesi, a diffondere notizie false e persino infamanti su come viene utilizzato il reparto Covid dell’ospedale di Pescara. Magari erano gli stessi che quando lo realizzammo e inaugurammo a tempo record, con quasi il 30% di ribasso d’asta e conseguente risparmio di fondi, predicavano contro la ‘cattedrale nel deserto’ che sarebbe rimasta vuota e inutilizzata. Ora, invece, strillano un giorno sì e l’altro pure denunciando lo ‘scandalo’ della mancata accettazione di ricoveri provenienti da fuori provincia, solleticando l’atavico campanilismo risentito che flagella l’Abruzzo da generazioni. Dove sarebbe lo ‘scandalo’ denunciato? Sarebbe ora che chi vuole fare, legittimamente, l’opposizione, imparasse a farla con serietà, senza alimentare fantasmi, sospetti, guerre fratricide, illazioni. Dire contro l’evidenza dei fatti che a Pescara qualcuno stia rifiutando di accogliere malati di altre province, oltre che falso e infamante, è profondamente ingiusto verso il personale medico e paramedico che sta facendo i salti mortali per affrontare l’emergenza”, conclude.

 

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