La scena politica Regionale sta influenzando anche la già avviata crisi al Comune dell’Aquila che con le recenti amministrative dei comuni abruzzesi e con il prossimo ballottaggio ha dato il via a scontri ancora più duri. Il centrosinistra ha già aperto la sua campagna elettorale per le elezioni del 2022; il centrodestra diviso e con una situazione molto in bilico.
In questo scenario c’è il rischio di uno scontro generazionale soprattutto nel Pd per la scelta del candidato sindaco: tra i giovani, guidati dal 44enne consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci tornato in consiglio regionale dopo la nomina, e le conseguenti dimissioni, di Giovanni Legnini a commissario per la ricostruzione per i terremoti del Centro Italia 2016-2017 e subito apparso in rotta di collisione con il Pd, da cui aveva minacciato l’uscita per fondare una associazione e aprirsi al civismo; e la vecchia guardia, capitanata dalla 60enne deputata Stefania Pezzopane. Sarà inevitabile lo scontro.
Intanto anche ad Avezzano il Partito Democratico sta avendo non pochi problemi avendo subito espulsioni e sospensioni di candidati e iscritti che non hanno dato l’appoggio ai loro candidati ufficiali alle appena concluse amministrative. Di Pangrazio, candidato del centrosinistra, viene sospeso per un anno perché reo di aver dato il suo appoggio al fratello Gianni. A Montorio al Vomano espulso dal partito il candidato sindaco Di Giambattista (ora consigliere) e tre dei suoi candidati, per essersi fatti una lista tutta loro, arrivata seconda e consegnando il paese alla destra. E poi il caso Verdecchia fino a pochi mesi fa esponente di spicco del partito, candidato sindaco in pectore, fino a quando, a sorpresa, il Pd ha deciso di appoggiare Mario Babbo. A quel punto Verdecchia ha stracciato la tessera e si è candidato con Di Pangrazio. Verdecchia ora lancia pesanti accuse a Fina e Piacente perché responsabili del colpo basso.
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