
Un incremento del fondo sanitario nazionale di 2,5 miliardi di euro: è uno degli obiettivi centrali della prossima legge di Bilancio, che il governo Meloni varerà a dicembre. Lo annuncia il senatore aquilano di Fratelli d’Italia, Guido Liris, capogruppo in Commissione Bilancio al Senato, che parla di una misura “fondamentale per sostenere le Regioni, alle prese con l’aumento dei costi e con la necessità di garantire servizi di qualità. Questo aumento – spiega Liris – rappresenterà una vera boccata d’ossigeno per l’Abruzzo, impegnato a ridurre il proprio deficit sanitario. Più risorse statali significheranno maggiori margini di manovra per assumere personale, acquistare macchinari e potenziare i servizi.” Liris ha ricordato che la manovra 2024 aveva già previsto un incremento di 1,3 miliardi per la sanità, ma gran parte dei fondi erano stati destinati ai rinnovi contrattuali del triennio 2025-2027. Con l’ulteriore stanziamento previsto, il finanziamento pubblico complessivo supererebbe i 139 miliardi di euro, con un effetto diretto sulle quote assegnate a ogni Regione. Il senatore ha anche sottolineato la battaglia congiunta condotta insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per ottenere una ripartizione più equa del fondo tra le Regioni. “Il criterio attuale, basato solo sul numero di abitanti, penalizza realtà come l’Abruzzo – spiega –. I territori montani e a bassa densità demografica sostengono costi più elevati per garantire i servizi sanitari, e questo deve essere riconosciuto a livello nazionale.” Una questione cruciale per i conti della sanità abruzzese, che chiuderà l’anno con un deficit stimato tra gli 80 e i 120 milioni di euro. “Con più risorse e una ripartizione più giusta – conclude Liris – sarà possibile mettere in sicurezza il sistema sanitario e migliorare l’assistenza ai cittadini.” Il governo, assicura il parlamentare, “è pienamente consapevole delle difficoltà delle Regioni di fronte all’aumento dei costi energetici, dei farmaci e delle materie prime” e intende dare una risposta concreta attraverso un nuovo e significativo investimento pubblico.









