
Il capogruppo Giovanni Cavallari denuncia tempi record per visite ed esami: “Subito controlli del Ministero e CUP unico realmente operativo”.
Tempi di attesa record per esami e visite, cittadini costretti a migrare verso il privato, mentre la Regione tace. È la denuncia di Giovanni Cavallari, capogruppo di Abruzzo Insieme, che punta il dito contro l’immobilismo della Giunta Marsilio nonostante gli appelli del Ministro della Salute Orazio Schillaci a intervenire con urgenza sulle liste d’attesa. I numeri parlano chiaro: nelle ASL abruzzesi si attendono fino a 642 giorni per una colonscopia, 638 per una rettosigmoidoscopia, 438 per un’elettromiografia, 375 per una mammografia bilaterale. E anche le prestazioni classificate come “brevi” (classe B) vengono erogate ben oltre i 10 giorni previsti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA 2019-2021). A livello nazionale, il Decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73 – convertito nella Legge 29 luglio 2024, n. 107 – ha imposto nuove regole: tempi certi per tutte le classi di priorità, piattaforma unica delle liste d’attesa, obbligo di interoperabilità tra CUP regionali e privati accreditati. Eppure, in Abruzzo i segnali concreti ancora non si vedono. “La Regione continua a presentare la sanità abruzzese come un modello, ma la realtà è un debito sanitario cronico, carenza di personale e migliaia di prestazioni inevase – attacca Cavallari –. La legge è chiara: se l’attesa supera i limiti, la prestazione va garantita in intramoenia o nel privato convenzionato, pagando solo il ticket. Ma la nostra Regione non fa nulla per far rispettare questo diritto”. A peggiorare la situazione, l’attuazione a rilento dei decreti nazionali: ad oggi è stato emanato solo 1 dei 6 decreti previsti. “Ma questo non può essere un alibi – incalza Cavallari –. È ora che l’Abruzzo faccia la sua parte”. Per questo la lista civica Abruzzo Insieme chiede quattro azioni immediate:
Controlli urgenti del Ministero della Salute;
Attivazione reale del CUP unico regionale, già deliberato ma mai reso operativo;
Un piano straordinario di recupero delle prestazioni arretrate;
Pubblicazione settimanale dei dati di attesa per ASL e per singola prestazione.
“I cittadini abruzzesi – conclude Cavallari – non possono più aspettare. Hanno diritto a una sanità pubblica efficiente, trasparente e rispettosa delle leggi. Non ci fermeremo finché non vedremo risultati veri”.