banner
banner

Anche il Pd provinciale dichiara il proprio sostegno ai sindacati che hanno organizzato la mobilitazione del 18 dicembre: “Saremo al fianco delle sigle sindacali, vogliamo esserci per dare voce ad un territorio umiliato dalla Dirigenza ASL e dalla Regione e anche per esprime solidarietà ai medici, infermieri e operatori sanitari che meritano tutta la nostra gratitudine e il nostro sostegno in questo difficile momento. I lavoratori della sanità sono stati abbandonati e offesi, dapprima privandoli di strumenti e presidi, poi addirittura arrivando alle minacce con l’ormai tristemente nota circolare della Direzione generale che preannuncia provvedimenti e conseguenze disciplinari verso chi denuncia carenze e disservizi. E’ inaccettabile quello che sta succedendo nella sanità provinciale ed in particolare nell’Ospedale di Avezzano.  Nessuna delle tante e vane promesse che il Presidente Marsilio, l’Assessore Verì, il manager Testa e i Consiglieri regionali Angelosante e Quaglieri hanno sbandierato è stata portata a casa.

L’ospedale da campo, la più volte annunciata macchina per processare i tamponi, le assunzioni, il potenziamento degli ospedali di Pescina e Tagliacozzo, i lavori per Pronto Soccorso e terapie intensive, i vaccini antinfluenzali: niente di tutto questo. E’ scandaloso il livello di inefficienza dell’azienda e la dimensione del disastro cui questa Regione sta esponendo i nostri concittadini. E’ il momento di far sentire la nostra voce e di partecipare, con tutte le dovute precauzioni, alla mobilitazione promossa dal sindacato, alla quale garantiamo pieno sostegno e ampia adesione”

Ma note di sostegno nei confronti dei lavoratori del presidio marsicano arrivano da più parti. Anche Camillo D’Alessandro, deputato di Italia Viva, scrive:  “Che deve accadere di più per il Ministro della Salute per inviare gli ispettori ministeriali? Cosa deve accadere di più a Marsilio per richiedere l’ospedale da campo militare. Non possiamo sommare due inerzie, quello della Regione e quello del Ministero della Salute. Ricapitoliamo le puntate precedente. Il 14 novembre ho scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedergli l’invio immediato degli ispettori presso l’ospedale di Avezzano, come fatto già in Campania. A seguito della mia nota il Ministro, invece di mandare gli ispettori, il 22 novembre chiede una relazione alla Regione, ma da allora la Regione non risponde. Nel frattempo le condizione incredibili dell’ospedale di Avezzano arrivano sul disonore della cronaca nazionale. Ora anche i Nas certificano la condizione drammatica dei reparti con il tutto esaurito di malattie infettive, così come il reparto di medicina Covid”.

“Non solo, la cosa diventa paradossale se si pensa alla possibilità ed occasione di istituire un ospedale da campo militare. Mi sono attivato in tal senso con il Ministero della Difesa, ma arriviamo al paradosso. Basta che la protezione civile regionale faccia richiesta, ma non la fa. Neanche con l’incalzare dell’inverno. Perché ? Chiaramente in Regione qualcuno sarà chiamato a rispondere se nel frattempo in ospedale ci si infetta, si vieni trasferiti, o addirittura peggio, si muore in attesa fuori dall’ospedale. Come già capitato. Ciò farà parte delle denunce che attivo ad ogni livello”, conclude.

L’emergenza coronavirus, con la sua seconda ondata, continua a colpire la provincia dell’Aquila. A preoccupare più che i contagi, che sembrerebbero essere in calo, è il numero dei posti letto nelle terapie intensive dei presidi ospedalieri della Asl1.

Intanto, gli ispettori torneranno ancora all’Aquila, sottolineando che il confronto è stato molto cordiale e costruttivo. Secondo quanto si è appreso, i vertici sanitari hanno colto l’occasione per documentare le drammatiche settimane vissute dal territorio provinciale segnato da una impennata senza fine di contagi che ha messo a durissima prova il sistema sanitario provinciale, principalmente per la carenza di posti letto e anche di tamponi.

Hanno acquisito documentazione e chiesto una serie di chiarimenti alla dirigenza dell’azienda. Pare che sotto esame siano finiti soprattutto i fatti di Avezzano, mentre sarebbero state lasciate ai margini le due comunicazioni di Testa che hanno sollevato polemiche: una contro la stampa, per la presunta disinformazione, l’altra ai dipendenti, per vietare dichiarazioni non preventivamente autorizzate.

Testa ha solo fatto sapere che è ora intenzione dell’azienda “ristabilire una comunicazione più equa” perché, ha spiegato, “si è perso il senso dell’orientamento e molti dimenticano da dove siamo partiti”.

 

L’emergenza coronavirus, con la sua seconda ondata, continua a colpire la provincia dell’Aquila. A preoccupare più che i contagi, che sembrerebbero essere in calo, è il numero dei posti letto nelle terapie intensive dei presidi ospedalieri della Asl1.

All’Aquila, nel reparto di Medicina Covid, sono 37 i posti letti occupati su 48 posti letto disponibili e ne restano liberi altri 11. Tre posti sono ancora liberi in rianimazione al San Salvatore, mentre sono occupati 10 posti letto su un totale di 13 posti.  Nella zona grigia del San Salvatore sono due i posti letto occupati su 10 posti letto disponibili, e restano dunque liberi 8 posti. Nel reparto di Medicina Covid2 di Lungodegenza sono 8+10 i posti letto occupati su un totale di 18 posti. Anche questo reparto, dunque, è saturo. A Malattie Infettive i posti letto occupati sono 18 su 24 posti disponibili, restano dunque sei posti a disposizione. Al pronto soccorso 2 posti letto occupati.

Secondo il bollettino regionale di ieri, infatti, del totale dei casi positivi, 10380 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+13 rispetto a ieri), 6275 in provincia di Chieti (+28), 6557 in provincia di Pescara (+33), 8736 in provincia di Teramo (+26), 267 fuori regione (+1) e 160 (-1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Più che emergenza contagi, dunque, si tratta ancora di un’emergenza sanitaria che continua a far discutere e far parlare di se’, finendo spesso sulle pagine di cronaca nazionale. Secondo i dati riportati dal direttore sanitario della Asl1, Sabrina Cicogna, a preoccupare sono i numeri attuali sui ricoveri. All’Aquila, nel reparto di Medicina Covid, sono 37 i posti letti occupati su 48 posti letto disponibili e ne restano liberi altri 11. Tre posti sono ancora liberi in rianimazione al San Salvatore, mentre sono occupati 10 posti letto su un totale di 13 posti.  Nella zona grigia del San Salvatore sono due i posti letto occupati su 10 posti letto disponibili, e restano dunque liberi 8 posti. Nel reparto di Medicina Covid2 di Lungodegenza sono 8+10 i posti letto occupati su un totale di 18 posti. Anche questo reparto, dunque, è saturo. A Malattie Infettive i posti letto occupati sono 18 su 24 posti disponibili, restano dunque sei posti a disposizione. Al pronto soccorso 2 posti letto occupati.

La situazione più preoccupante resta quella dell’ospedale di Avezzano, dove sono saturi i posti letto di Malattie Infettive, con 31 posti posti letto occupati su 31, mentre nel reparto Medicina Covid sono solo 2 i posti liberi, con 24 posti letto occupati su una disponibilità di 26. Nella zona grigia è occupato solo 1 posto letto su 12 disponibili. Sono liberi dunque altri 11 posti.

 

 

Lascia un commento