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Dopo l’allarme lanciato dal governatore Marsilio “Sono finiti i posti nelle Malattie infettive”, arriva l’accusa del capogruppo in regione M5S Sara Marcozzi che afferma:

“Marsilio nel caos: interrompa la propaganda, venga a riferire e istituisca un tavolo permanente con le minoranze . Prima dichiara che l’Abruzzo stava reagendo meglio di altri alla seconda ondata di contagi Covid, rassicurando sui posti letto; poi ci ha fatto sapere che la capacità di assorbimento dei malati è esaurita. Il presidente Marsilio continua imperterrito a lanciare accuse pretestuose nei confronti del Governo nazionale”, sottolinea la Marcozzi, “provando a distogliere l’attenzione sulla confusione completa con cui il centrodestra sta gestendo il sistema sanitario regionale. Nelle ultime 24 ore siamo passati da una Regione in grado di reggere meglio della media nazionale, dando rassicurazioni anche sui posti letto, a una Regione che ha raggiunto il livello di saturazione della capacità di assorbimento di malati delle strutture ospedaliere. Due dichiarazioni che si smentiscono a vicenda. E la pezza messa dall’assessore Verì, che parla di un’improvvisa e imprevedibile impennata di positivi ricoverati, è forse peggiore del buco. Non è questo il momento di cercare alibi, giustificazioni o altre istituzioni su cui scaricare responsabilità. Che il virus stia correndo veloce lo sappiamo bene, ed è arrivato il momento che il centrodestra lavori di conseguenza una volta per tutte. Marsilio batta un colpo e ci faccia capire come ha intenzione realmente di affrontare l’emergenza Covid, sfruttando anche le sedute della commissione Sanità, perché siamo già in ritardo. La situazione nel nostro territorio deve essere affrontata con la massima serietà e urgenza; i dati analizzati dagli esperti, infatti, mettono l’Abruzzo tra le regioni ad alto rischio progressione, e i numeri degli ultimi giorni devono far tenere altissima la guardia, visto che i nuovi contagi si sono assestati tra le 450 e le 500 unità giornaliere. Per questo non posso tollerare che la maggioranza in Regione occupi gran parte del proprio tempo ad attaccare le sofferte decisioni, prese a livello nazionale, per abbattere la curva dei contagi e ridurre il ricorso alle cure ospedaliere, invece che a presentare proposte. Adesso è il momento che il presidente Marsilio dimostri di non essere un mero esecutore dei voleri di Giorgia Meloni in Abruzzo. In un contesto così complicato, il MoVimento 5 Stelle si è sempre reso disponibile al dialogo, tenendo un atteggiamento istituzionale e collaborativo in favore degli interessi degli abruzzesi, e siamo pronti a farlo ancora. Per questo, chiedo al presidente l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per allargare alle opposizioni il coinvolgimento sulle misure regionali da adottare da qui alle prossime settimane. Mai come oggi”, conclude Sara Marcozzi, “abbiamo bisogno di unire le forze”.

Alle accuse della Marcozzi risponde Guerino Testa, di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale:

“Alla consigliera Marcozzi che insiste nell’appellarsi allo spirito di collaborazione, ricordo che il M5s – lei in primis – ha fatto dell’astensionismo uno stile di vita in Consiglio regionale. Dunque, prima di invocare il confronto e l’unità, come se questa maggioranza di Governo glieli abbia negati – sfruttando la difficile situazione emergenziale – faccia mea culpa e, semmai, cerchi di essere collaborativa sempre, non solo quando le conviene apparire tale. I suoi soliti beceri attacchi strumentali – di cui è regina indiscussa – sono oramai diventati scontati. Marcozzi e gli altri componenti del M5s trascorrono di fatto il loro tempo a lamentarsi di ogni minimo ed insignificante dettaglio, tentando di travisare la realtà e sempre con l’intento di distrarre l’attenzione dalle malefatte del governo nazionale, salvo poi attribuire questo modus operandi al presidente Marsilio e non solo. Contraddizioni ed assurdità ad unico scopo propagandistico che la Consigliera sarebbe ora che risparmiasse agli abruzzesi. Ricominci manifestando onestà intellettuale e solo dopo potrà parlare di unione delle forze, in questo le dò ragione”.

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