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Il Consiglio straordinario voluto fortemente da Forza Italia, tratterà la sicurezza in centro storico, tema urente di questi giorni; depositerò domattina un ordine del giorno che lo implementi con la discussione sulla pedonalizzazione e l’audizione di una delegazione di residenti, commercianti, studi professionali. I dibattiti “scomodi” che animano i consigli comunali di altre città d’Abruzzo, non trovano mai completamente posto nel capoluogo di regione e questo dovrebbe far riflettere su quanta debolezza ci sia da parte di questa politica litigiosa e inconcludente.  

Era folle pensare di risolvere i problemi del centro storico con sperequazioni di trattamento tra le varie zone, ancora di più lo è usare il centro storico per i riposizionamenti o i giochi di forza sullo scacchiere politico. Va trovata un’uniformità di trattamento che sia però ottenuta dopo un confronto collettivo e trasparente. Va messa in campo la serietà che la gente si aspetta sulle grandi questioni, soprattutto se consideriamo gli evidenti ritardi della programmazione alla ripresa che era stata disegnata in una seduta di consiglio comunale del 2019 uniti a quelli della necessaria e tardiva pianificazione della pedonalizzazione e dei parcheggi.  

Quella della movida è storia che si ripete ogni estate ma che assume altri contorni a seguito delle necessarie norme derogatorie post Covid sull’apposizione di dehors e tavolini all’aperto. L’Aquila in più, rispetto alle altre città, vive due realtà, una diurna che vede il centro storico terra delle ditte di ricostruzione e una notturna, di movida; una situazione che di certo non invoglia i cittadini a riabitare il centro storico o i commercianti ad investire il futuro. L’ordinanza di area pedonale pomeridiana era già stata introdotta, a detta della stessa assessora Mannetti, nella zona di via Garibaldi ma in realtà non è stata mai rispettata: un fatto che dovrebbe costringere l’amministrazione a porsi più di una domanda sulle soluzioni che propone; la differenza che si avrà rispetto a prima saranno le strade invase dai tavolini che impediranno de facto il flusso delle auto, generando però con la loro presenza anche problemi di sicurezza sulle vie di soccorso e fuga.  

È chiaro che in questi casi la differenza la fanno anche i controlli delle forze dell’ordine e quelli della polizia municipale.  

Questa mattina, alla presenza del Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, alcuni comuni della costa teramana hanno firmato in prefettura a Teramo il “Patto per la costa sicura” con il fine di rafforzare la collaborazione tra le Forze di Polizia e le amministrazioni locali nell’azione di tutela della sicurezza dei cittadini; un’azione che si replicherà nelle provincie di Pescara e Chieti anche in riferimento al ‘Patto per Sicurezza tra Ministero dell’Interno e ANCI’ sottoscritto nel 2007. E Biondi che vuole sempre far credere di avere un respiro nazionale, cosa fa?  

Due anni fa la Giunta comunale commise l’errore strategico di eliminare anche l’avviso che avrebbe garantito figure stagionali da affiancare alla Polizia Municipale scegliendo scientemente di prendere con quelle risorse dirigenti pro tempore. Un errore che tentai invano di mitigare in Consiglio con specifici emendamenti. Fosse andata diversamente, oggi si avrebbe più lavoro sul territorio e più risorse umane dedicate alla sicurezza del centro storico almeno durante l’estate.  
 

 

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