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SULMONA – “Su Sulmona si agisce sempre in ritardo”. Non se la sente di esultare il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Elisabetta Bianchi sulla notizia dell’attivazione del parto in acqua nel punto nascita dell’ospedale di Sulmona che partirà fra qualche mese, dal momento che dal reparto hanno già provveduto a prenotare la vasca. “Perché non dicono anche che siamo gli ultimi ad averlo e con molto ritardo? Infatti nei presidi di L’Aquila ed Avezzano questo servizio è stato attivato già da molto tempo”- interviene la Bianchi dopo l’annuncio dato a Onda Tg dall’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci. “E noi quando potremo attivarlo concretamente?”- si chiede la consigliera. “Quanti parti abbiamo perso con questa politica del ritardo? Quando valuterete i nostri numeri vi ricorderemo in quali condizioni sono stati prodotti. Su Sulmona si agisce sempre in ritardo, quando diventa inevitabile, quando più di qualcuno fa loro capire che è necessaria parità nell’erogazione dei servizi sanitari altrimenti è chiaro che si vuole discriminare il nostro punto nascita se non lo metti alla pari con gli altri come quando si è scelto”- aggiunge Bianchi- “che le mamme di Sulmona debbano andare a partorire ad Avezzano, a L’Aquila o Pescara, con incremento dei cesarei, a maggiori costi di danaro pubblico e privato e maggior dispendio di energie che potrebbero essere dedicate ad altro”. “Benvenuti sulle nostre posizioni”- conclude il capogruppo di Forza Italia- “dal 2015 abbiamo fatto molta strada, ma non basta. Vogliamo anche per l’ospedale di Sulmona il primo livello, così come si è derogato per Vasto e Lanciano. Si può fare di più e di meglio”.

Andrea D’Aurelio

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