
Un incontro per guardare al futuro della cultura in Abruzzo si è tenuto oggi 31 luglio presso la sede dell’Assessorato alla Cultura. Presieduto dall’assessore regionale Roberto Santangelo, il tavolo di lavoro ha fatto il punto sul Patto regionale per la Lettura, uno strumento che riconosce nella lettura un diritto fondamentale di cittadinanza, capace di promuovere inclusione, equità sociale e contrasto alla povertà educativa. Il percorso per la definizione del Patto ha coinvolto diversi settori dell’ente regionale – sanità, sociale e istruzione – oltre a numerosi attori culturali: biblioteche, ASL, università, associazioni come Wikimedia Abruzzo, sindacati e reti come “Nati per leggere” e l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche). Un’alleanza trasversale che mira a unire competenze e risorse per promuovere la lettura in ogni angolo del territorio. “Le biblioteche sono al centro di questo progetto – ha dichiarato Santangelo – non solo quelle storiche nate come provinciali, ma anche le più piccole e recenti, che oggi rappresentano spazi civici e di comunità, disseminati tra costa e aree interne. Il nostro obiettivo è valorizzare ciò che già funziona e fare rete, soprattutto tra i piccoli Comuni”. Tra i punti salienti del documento condiviso dal tavolo, c’è l’importanza di raggiungere le fasce più distanti dal mondo del libro, incluse le persone che non leggono abitualmente e i nuovi cittadini. Un ruolo chiave sarà giocato anche dalle biblioteche scolastiche, che iniziano a coordinarsi grazie alla nascita di un polo dedicato a Chieti. Il Patto regionale per la Lettura, quindi, non sarà solo una cornice istituzionale, ma un motore attivo per far crescere la cultura come bene comune, sostenendo iniziative locali, coinvolgendo cittadini e istituzioni, creando nuovi ponti tra lettori, autori, educatori e territori. “Dobbiamo immaginare l’Abruzzo come una comunità che legge, che cresce leggendo e che attraverso la cultura trova coesione e speranza”, ha concluso l’assessore Santangelo.









