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“Un evento in piena e costante crescita, ora speriamo che Papa Francesco raccolga l’invito dell’Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Petrocchi, e venga all’Aquila il prossimo anno”. E’ quanto ha affermato il sindaco Pierluigi Biondi, a conclusione della 727esima Perdonanza del capoluogo d’Abruzzo, dichiarata conclusa ieri dopo la chiusura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio, momento che ha significato la conclusione dell’indulgenza voluta da Papa Celestino V con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294. Il Giubileo celestiniano, il più antico della storia, era iniziato la sera del 28 agosto, con l’apertura della Porta Santa da parte del Cardinale Enrico Feroci. Per il programma artistico, l’ultimo spettacolo è in programma stasera. “Questa crescita – ha proseguito il sindaco Biondi – è ben testimoniata sia dalla forte intensità spirituale impressa dalla Curia aquilana, sia dallo spessore degli artisti che si sono esibiti al teatro del Perdono, davanti alla basilica di Collemaggio, e alla scalinata di San Bernardino. Inoltre, si è riusciti a mantenere lo standard qualitativo dell’evento per quanto riguarda il riconoscimento di patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che la Perdonanza ha ricevuto due anni fa. Tanto è vero che il ministero ha attribuito all’evento il massimo contributo concedibile”. “A fare da cornice – ha detto ancora il sindaco Biondi – una città piena di turisti, gioiosa, ma allo stesso tempo rispettosa delle regole. Gli aquilani, e quando parlo di aquilani mi riferisco sia a quelli della città che a quelli del territorio circostante, hanno confermato il grande affetto che hanno nei confronti della Perdonanza. Ho riscontrato anche un’accresciuta consapevolezza da parte di tutti coloro che operano nel campo della ricettività, della ristorazione, dei pubblici esercizi. La città è stata viva e, nonostante le problematiche causate anche quest’anno dal covid-19, sia in termini di risorse umane che finanziarie, la Perdonanza si è svolta regolarmente e con successo”. 

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