
Trovo vergognoso tutto l’odio scatenato contro Elly Schlein. È inaccettabile che una donna venga aggredita in modo così vile, soprattutto quando rappresenta un partito che è il primo della opposizione e il secondo in Italia. La violenza verbale e l’odio sono strumenti da squadrismo sociale che non hanno posto in una società civile. Quello che è ancora più disgustoso, però, è la presenza di commenti sessisti, misogini e offensivi sotto i post del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che è anche responsabile nazionale degli Enti Locali per Fratelli d’Italia e Presidente dell’Anci Abruzzo. Biondi, che ha dimostrato la sua incapacità di gestire la questione della mancata ricostruzione delle scuole, ha volutamente trasformato un incontro istituzionale con la segretaria del Partito Democratico in uno spettacolo da circo. Prima ha lanciato un invito “ad effetto”, solo per distogliere l’attenzione dai veri problemi della città e creare un finto sgarbo istituzionale. Poi ha addirittura organizzato un pulmino per trasformare la visita di Elly in una passerella, come se la segretaria fosse a disposizione per i suoi giochi politici. Tutto ciò è stato messo in scena per mascherare una verità che non può essere ignorata: le scuole dell’Aquila, a 16 anni dal terremoto, non sono state ricostruite e non sono state adeguate sismicamente. Nonostante il comune abbia accesso a fondi e procedure facilitate, Biondi, nel 2017, prometteva scuole ricostruite e sicure, ma nulla è stato fatto. Oggi oltre 3000 studenti sono ancora costretti a studiare nei Musp (moduli temporanei), e solo 6 istituti su 17 hanno edifici con un adeguamento sismico accettabile. Elly Schlein, con la sua visita, ha messo in luce tutto questo, ma la verità è che i numeri tragici delle scuole aquilane non sarebbero cambiati se fosse salita su quel pulmino o se avesse incontrato il sindaco. Le promesse di Biondi sono rimaste vuote, come quelle dei suoi amici di partito, che ora insultano e denigrano chi denuncia la realtà dei fatti. Sotto i post di Biondi su Facebook, si scatena l’odio più vergognoso, con commenti sessisti, misogini e violenti. C’è chi augura alla Schlein di essere mandata “a fan…o”, chi la definisce “sciapita” o “mezza italiana, mezza svizzera, mezza americana”, chi suggerisce di portarla “all’AMA a Bazzano, in discarica”, e addirittura chi la chiama “feccia” e “inquinatrice”. Non mancano nemmeno commenti da body-shaming, come chiamarla “befana”. Tutto questo è un atto di squadrismo politico e un attacco personale vergognoso nei confronti di una donna che ricopre una posizione di responsabilità e che, con dignità e determinazione, sta facendo il suo lavoro per il bene del paese. Un atto di arroganza che arriva proprio da chi beneficia delle politiche del Partito Democratico, che ha portato risorse e opportunità nella nostra città e nel cratere aquilano. Questo è un attacco istituzionale che non può essere tollerato. La città dell’Aquila deve chiedere scusa per le volgarità e gli insulti che sono stati lanciati contro Elly Schlein, non solo sotto i post di Biondi ma anche da alcune testate giornalistiche, purtroppo. In vista dell’8 marzo, giorno in cui si celebra la lotta per i diritti delle donne, è inaccettabile che L’Aquila venga trascinata nell’odio e nel maschilismo primitivo per una bieca propaganda politica. Questo non è il modo di agire di una città che si vuole definire “Capitale della Cultura”. La normalizzazione dell’odio è un atto che non ha posto in nessuna città civile e inclusiva. Il Partito Democratico, con la sua direzione nazionale, è al fianco di Elly Schlein e continuerà a difendere i diritti delle donne contro ogni tipo di violenza, siano esse verbali o fisiche, sessiste o misogine.