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Ammonta a circa 20 milioni di euro la somma di cui il Comune dell’Aquila beneficerà nell’ambito degli investimenti previsti dal PNRR per il programma di rigenerazione urbana con cui saranno finanziati interventi per il completamento dello stadio Gran Sasso-Acconcia e la riqualificazione dell’area ex Sercom. A darne notizia è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Nello specifico, il progetto sull’impianto dell’Acquasanta, del valore di 9,8milioni di euro, comporterà la realizzazione di una seconda curva sul lato nord del campo da calcio, la riqualificazione degli spazi adiacenti l’area con nuove attrezzature sportive a servizio della città, il potenziamento e l’adeguamento dei parcheggi e delle infrastrutture esistenti.
L’intervento di ristrutturazione dell’edificio dismesso ex Sercom a Pagliare di Sassa, invece, per un importo complessivo di 9,9 milioni, prevede il recupero del fabbricato e la realizzazione di spazi verdi attrezzati: l’immobile ospiterà al piano terra un centro polifunzionale in grado di adattarsi a sala congressi, auditorium e spazio polivalente, mentre al primo piano sarà creato un centro diurno destinato a progetti socio-assistenziali dedicati alla comunità locale e ai residenti del vicino progetto Case.
“È una buona notizia per la città dell’Aquila – spiega il sindaco – quella ricevuta da Massimiliano Fedriga, presidente della conferenza delle Regioni, Antonio Decaro, presidente Anci, e Michele De Pascale, presidente Upi, che hanno annunciato nei giorni scorsi il finanziamento totale della graduatoria dei progetti italiani dichiarati idonei, grazie allo stanziamento di altri 905milioni di euro. L’elenco iniziale, infatti, stilato sulla base di un indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm), calcolato dall’Istat, penalizzava oltremodo la nostra e tante altre città italiane non tenendo conto, tra i parametri, delle peculiarità dei territori colpiti da calamità. La questione fu oggetto di una missiva di tutte le Anci italiane al ministero dell’Economia e delle finanze e dell’Interno in cui si chiedeva di valutare la possibilità di procedere a esaurire tutta la graduatoria aumentando il plafond delle risorse. Io stesso ho scritto ai ministeri e alle direzioni competenti rappresentando come l’indice dovesse contemplare anche il rischio marginalità di territori come il nostro”.
 “Si mette riparo, in questo modo, a un’ingiustizia che riguardava la nostra città e, in generale, i territori colpiti da disastri naturali. Peraltro, contrariamente a quanto dichiarato in maniera improvvida da alcuni esponenti delle opposizioni in Consiglio comunale nei giorni scorsi, i nostri progetti erano tutt’altro che carenti o deficitari dal punto di vista amministrativo. L’iniziale esclusione dal finanziamento, infatti, era dovuta a una valutazione meramente statistica”, conclude Biondi.

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