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SULMONA – “Una follia chiudere il posto di polizia polfer di Sulmona, quando anche il Ministero sa che è il primo scalo ferroviario in provincia dell’Aquila e il secondo scalo regionale d’Abruzzo”. A dirlo è il consigliere comunale del movimento Dem Roberta Salvati, alla vigilia della discussione dell’ordine del giorno in Consiglio Comunale. “Le istituzioni hanno già parlato con gli atti ufficiali. L’assise civica di Sulmona all’epoca ha formalizzato il suo no, come hanno fatto il Consiglio provinciale e regionale. Ora è il momento di risposte concrete da parte della regione e dei sindaci stessi”- incalza Salvati che riprende: “fra il depotenziamento e la chiusura del posto di polizia Polfer e la collocazione della bretella ferroviaria a Santa Rufina, mi auguro che non ci sia un progetto a monte mirato al depauperamento della stazione ferroviaria di Sulmona. “Non vogliamo giocare d’attacco, ma se sono i numeri alla fine a fare la differenza, vogliamo sapere dal Ministero perché chiude il primo scalo ferroviario della provincia dell’Aquila e il secondo della regione Abruzzo”- aggiunge Salvati- che annuncia l’ennesimo no unanime del Consiglio Comunale di Sulmona alla cancellazione della Polfer. Le istituzioni in effetti chiedono il potenziamento del presidio che attualmente opera con solo due unità. Nei giorni scorsi i sindaci di Sulmona e Castel Di Sangro, rispettivamente Annamaria Casini e Angelo Caruso, hanno elaborato un documento condiviso dove si chiede di salvaguardare il posto di polizia Polfer e la Polizia Stradale di Castel Di Sangro. Alla vigilia della discussione dell’ordine del giorno nel Consiglio Comunale di Sulmona è il sindacato Coisp con il Segretario provinciale Santino Li Calzi a ribadire la necessità di un potenziamento dell’organico del posto di polizia. “Volevo ribadire il nostro appoggio a tutte le iniziative a sostegno della causa dell’ampliamento dell’organico della Polfer. La sicurezza non deve essere considerata un costo ma un investimento”- chiosa Li Calzi.

Andrea D’Aurelio

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