
È stato ufficialmente sottoscritto oggi il protocollo d’intesa per la rigenerazione urbana delle Terre della Baronia, un progetto ambizioso che coinvolge otto Comuni dell’Abruzzo: Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Ofena, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi. L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Abruzzo e dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC), nasce con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, promuovere lo sviluppo economico e valorizzare il patrimonio storico, culturale e naturalistico dell’area. Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi oggi a L’Aquila, sono intervenuti:
Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, Assessore regionale alla Cultura, Antonio Sorgi, Direttore generale della Regione Abruzzo, Raffaele Fico, Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere. Il protocollo sancisce un percorso partecipato e strutturato per la riqualificazione urbana, architettonica e naturalistica del territorio, mirando a superare le criticità legate alla marginalità dei piccoli borghi e alla carenza di servizi essenziali. L’iniziativa trae origine dal Progetto di Ascolto Partecipato, avviato nel 2023 dal Comune di Santo Stefano di Sessanio, che ha posto le basi per una collaborazione intercomunale allargata all’intera area delle Terre della Baronia. Nel suo intervento, il Presidente Marco Marsilio ha evidenziato l’importanza del progetto, definendolo un esempio virtuoso di governance condivisa, capace di intercettare le esigenze dei territori e tradurle in azioni concrete.
“La Regione Abruzzo sostiene con convinzione questo percorso, che mira a superare i piccoli confini amministrativi per una gestione più ampia e strategica del territorio” – ha dichiarato Marsilio. “L’obiettivo è recepire le strategie che emergeranno dal confronto con i territori e trasformarle in interventi concreti attraverso l’impiego di risorse specifiche, come i fondi del PNRR, il fondo complementare, la ricostruzione post-sisma e il fondo Restart”.
L’Assessore alla Cultura, Roberto Santangelo, ha sottolineato il valore storico e naturalistico delle Terre della Baronia, evidenziando la necessità di interventi concreti per invertire il trend demografico negativo: “Questi borghi rappresentano un tesoro da preservare, ma servono azioni mirate per contrastare lo spopolamento e incentivare nuove opportunità di crescita e residenza”, ha dichiarato Santangelo. “Questo progetto pilota potrebbe diventare un modello replicabile anche in altre zone dell’Abruzzo, con politiche integrate che coniughino riqualificazione, sviluppo sostenibile e innovazione”.
Con la firma del protocollo, la Regione Abruzzo si impegna a sostenere e diffondere il progetto, raccogliendo le strategie emerse nel percorso partecipativo e favorendo l’integrazione di azioni e finanziamenti mirati per il rilancio dei piccoli comuni montani. L’obiettivo finale è ridare centralità a queste aree, migliorandone la vivibilità, l’attrattività turistica e le opportunità economiche, per costruire un futuro più solido e sostenibile per le Terre della Baronia.