
L’Abruzzo ha accolto ieri e questa mattina l’ex Ministro della Salute e deputato del PD Roberto
Speranza, in una visita promossa dal Partito Democratico regionale e organizzata grazie
all’impegno di Massimo Berardinelli e Maria Giovanna Iovito. Una tre giorni intensa che ha
attraversato Bussi sul Tirino, Penne e Vasto, diventando l’occasione per presentare il libro “Perché
guariremo” e per lanciare la mobilitazione democratica per la difesa del Servizio Sanitario
Nazionale, minacciato dalle scelte della destra di Marsilio.

Nel suo viaggio, Speranza ha incontrato cittadini, amministratori e militanti per discutere del futuro
della sanità pubblica e delle grandi sfide dell’Italia e dell’Europa. Il filo conduttore degli incontri è
stato chiaro: la sanità non si tocca, e mentre la destra taglia i servizi e aumenta le tasse, noi
difendiamo i diritti universali.
A Bussi sul Tirino, in una sala consiliare gremita, ieri si è tenuto l’incontro pubblico “Il PD per il
Sì” a sostegno dei referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno. Ha introdotto Luigi
Moscone, segretario del circolo PD di Bussi, con i saluti del segretario regionale Daniele Marinelli
e della segretaria provinciale Carmen Ranalli. Hanno partecipato i consiglieri regionali Antonio
Blasioli e Antonio Di Marco, il segretario generale della CGIL Abruzzo-Molise Carmine Ranieri,
quello della Camera del Lavoro di Pescara Luca Ondifero, e il responsabile università dei Giovani
Democratici Monaim Mouatamid. In questa occasione Speranza ha sottolineato come i quesiti
referendari siano uno strumento per rimettere al centro diritti e dignità, a partire dal lavoro e dalla
cittadinanza.
Nel tardo pomeriggio a Penne, nella sala polivalente del Comune, Speranza ha presentato il suo
libro dialogando con Michele Fina, senatore e tesoriere nazionale del PD, Carmen Ranalli e
Margherita D’Agostino, della segreteria del circolo PD di Penne. Un confronto appassionato su ciò
che è stato fatto nei mesi più duri della pandemia e su ciò che ancora occorre fare per garantire il
diritto alla salute in ogni angolo del Paese.
La visita si è conclusa questa mattina a Vasto, nella sala Aldo Moro di piazza Rossetti, con Luciano
D’Amico, il sindaco Francesco Menna, l’assessora Paola Cianci, e i segretari cittadino, Simone
Lembo, provinciale, Leo Marongiu, e regionale, Daniele Marinelli, con un dibattito moderato da
Andrea Catena.
“Difendere la sanità pubblica in Abruzzo è una battaglia che ci riguarda tutti. Mentre Marsilio e la
destra aumentano le tasse sul ceto medio per coprire un disavanzo che nasce da anni di mala
gestione, noi vogliamo costruire un’alternativa fatta di equità, diritto alla cura e investimenti nei
territori, per questo ribadiamo la nostra proposta di aumentare al 7,5% la quota del Pil da destinare
alla sanità” ha dichiarato Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico. “Con la
Via Tiburtina Valeria, 144 65128 Pescara tel. 085/2906557 info@pd-abruzzo.it
visita di Roberto Speranza – ha aggiunto – parte da qui una mobilitazione regionale per un Abruzzo
più giusto, per un’Europa più forte e sociale, e per un’Italia che non lascia indietro nessuno”.
Roberto Speranza ha sintetizzato con forza il senso della mobilitazione: “Il paradosso abruzzese è
che ti trovi in una situazione in cui, per mancanza di risorse, la qualità dei servizi non è quella che
c’è in altre parti d’Italia e paghi un ulteriore prezzo sul lato fiscale. La manovra che si mette in
campo, con le sue contraddizioni, produce un aumento delle tasse. Il paradosso è che hai tasse più
alte, mettendo le mani in tasca alle persone e riducendo il loro potere d’acquisto, senza però poter
contare su un servizio di eccellenza. Per questo motivo trovo molto condivisibili le proteste in corso
in queste ore. So che il 3 aprile ci sarà una mobilitazione davanti al Consiglio regionale, è
necessario esserci”.
Per la federazione di Pescara il viceegretario Massimo Berardinelli sottolinea che “si è fortemente
voluta nelle aree più interne della provincia la presenza di Roberto Speranza – che ha ricoperto il
ruolo di Ministro su un tema essenziale come quello della salute in tempi difficilissimi per il Paese –
per ripartire dal protagonismo concreto dei territori sui temi. A Bussi in merito ai quesiti referendari
su lavoro e cittadinanza e a Penne per presentare il suo libro, che ci ricorda l’importanza del nostro
sistema sanitario nazionale e la necessità di investire nella sanità ricordando la lezione, durissima,
che ci ha impartito la pandemia”
