
La frana che ha isolato Roccamorice durante il periodo natalizio e il blocco degli interventi sulla stazione sciistica di Passolanciano restano, per ora, senza risposta concreta da parte della Regione. Le risoluzioni presentate in Consiglio regionale per chiedere ristori alle attività danneggiate e un piano operativo per il rilancio delle aree montane sono state respinte. Una decisione che ha fatto esplodere la protesta di amministratori e opposizione. A denunciare la situazione è il consigliere regionale Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che parla apertamente di “territori dimenticati” e di “inerzia istituzionale”. “La frana ha chiuso la provinciale 64 per 17 giorni – spiega Di Marco – lasciando Roccamorice isolata proprio durante le feste natalizie, con pesanti ripercussioni su attività turistiche, commerciali e ricettive. Eppure, la richiesta di un fondo per indennizzare i danni è stata respinta.” Lo stesso vale per Passolanciano, dove il rilancio della stazione sciistica si è impantanato. Le promesse fatte dalla Giunta sono rimaste sulla carta, complici i ritardi operativi dell’ARAP (Azienda Regionale Attività Produttive) e il ridimensionamento degli interventi previsti. Secondo Di Marco, la motivazione della maggioranza – secondo cui non si possono risarcire singole realtà senza creare un precedente – è solo un modo per evitare di affrontare i problemi reali. “Amministrare significa scegliere e agire. Non è un favore, ma un dovere sostenere chi subisce danni concreti. In questo modo si rompe il patto di fiducia tra istituzioni e territori.” Il consigliere conclude con un appello alla responsabilità: “Lasciare da soli i piccoli comuni nel momento del bisogno è un atto grave. Questa era l’occasione per esserci davvero, con i fatti. Le aree interne meritano attenzione, non abbandono.”









