
Si è svolta questa mattina l’inaugurazione ufficiale del cantiere per il raddoppio ferroviario della linea Roma-Pescara, nei tratti Interporto d’Abruzzo–Manoppello e Manoppello–Scafa, per un investimento complessivo di 559 milioni di euro. Un intervento atteso da decenni, che rappresenta un primo passo concreto per la modernizzazione di un’infrastruttura ferroviaria strategica per la mobilità tra Abruzzo e Lazio. A dare il via ai lavori è stato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, accompagnato dai vertici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), tra cui l’amministratore delegato Aldo Isi, dal commissario straordinario Vincenzo Macello, e dall’AD del Consorzio Eteria Vincenzo Onorato. “Lo Stato torna a investire in Abruzzo – ha affermato Marsilio –. Apriamo un cantiere che guarda al futuro, che restituisce sviluppo a un territorio troppo a lungo trascurato. Un progetto che cambia il volto di una linea ferroviaria di 150 anni fa, rendendola finalmente moderna ed efficiente”. Il cantiere, che prevede il raddoppio di 13 chilometri di tratta, rappresenta l’inizio di un’opera complessiva dal valore superiore al miliardo di euro. Marsilio ha anche rilanciato la necessità di chiudere in tempi rapidi la conferenza dei servizi sul tratto Pescara-Chieti, e di avviare il dibattito pubblico per la tratta Roma-Mandela, con l’obiettivo di ridurre di oltre 30 minuti i tempi di percorrenza complessivi tra Roma e Pescara.
La giornata è stata però segnata anche da forti polemiche politiche, dopo che i consiglieri regionali di opposizione del centrosinistra sono stati impediti ad accedere all’area del cantiere dalla Polizia presente sul posto. A denunciare l’accaduto sono stati Sandro Mariani, presidente della Commissione Vigilanza, e il consigliere Antonio Di Marco, insieme ai colleghi Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, Erika Alessandrini, Luciano D’Amico e l’onorevole Luciano D’Alfonso, presenti a Brecciarola per partecipare anche alla manifestazione promossa da Comferr, che contesta l’opera con lo slogan: “La ferrovia deve unire e non dividere”.

“È un fatto di una gravità inaudita – hanno dichiarato Mariani e Di Marco –. Mentre noi venivamo bloccati all’ingresso perché non accreditati, il presidente Marsilio e i rappresentanti del centrodestra sono stati accolti senza problemi. Vogliamo sapere chi ha deciso di impedire l’accesso ai consiglieri regionali: se RFI ha selezionato chi poteva partecipare, o se è stata una decisione legata all’ordine pubblico. In ogni caso, andremo fino in fondo”.
Nell’area del cantiere, infatti, sono stati regolarmente ammessi il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, l’assessore Umberto D’Annuntiis, il sottosegretario Daniele D’Amario e il consigliere Luca De Renzis, tutti esponenti della maggioranza.
“Quello che è accaduto oggi rappresenta uno dei momenti più bassi della vita democratica in Abruzzo – concludono Mariani e Di Marco – e non può passare sotto silenzio”.