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Se esultano gli aquilani, così come comunicato a mezzo stampa, noi esultiamo con loro perché vuol dire che la maggioranza al governo della città ha fatto il proprio dovere; nel caso dell’equo canone per i residenti Ater nei progetti Case e Map, in verità, la rotta è stata invertita dopo che abbiamo fatto notare alcuni errori di natura tecnica e politica.

Noi abbiamo fatto il nostro dovere senza contrapposizioni sterili o lezioni da impartire, guardando esclusivamente ai problemi da risolvere. Se su questo siamo chiari, non si alimenta la contrapposizione e la divisione cittadina. Non ribadiremo gli errori commessi che hanno costretto la maggioranza in regione Abruzzo alla modifica integrale dell’articolo di legge riguardante l’equo canone con una copertura finanziaria totalmente diversa – 400mila euro invece che 200mila- per far cessare le motivazioni che hanno portato all’impugnativa da parte del Ministero.

Non lo faremo, pur avendo la capacità tecnica di farlo, perché oggi interessa il risultato: sanare una ingiustizia sociale che il cittadino aquilano attende da troppo tempo. Un intervento che con forza e consapevolezza abbiamo richiesto in consiglio comunale e che tanto abbiamo auspicato in consiglio regionale.

Ora però bisogna trovare concretezza fin dai prossimi giorni. Perché se corrisponde a realtà quanto dichiarato a mezzo stampa, vale a dire copertura certa e reale con buona pace dei disguidi degli uffici cascati erroneamente in un qui pro quo, allora nei prossimi giorni ci aspettiamo che la misura diventi subito esecutiva e immediatamente attuativa e che, come promesso, anche l’annualità del 2020 venga riconosciuta agli inquilini. Ci auguriamo che al pari della Regione anche l’assessore comunale Bignotti riesca in tempi stretti a percorrere quel percorso più volte tracciato e stipuli apposita convenzione con l’Ater per poter beneficiare delle risorse.

Noi saremo vigili e attenti affinché chi deve agire lo faccia bene e in tempi ragionevoli, così come promesso

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