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SULMONA – “Apprendo con stupore le parole del segretario di circolo che mi chiede conto della mia appartenenza al Partito democratico, partito nel quale milito e nella cui linea politica mi riconosco pienamente a livello regionale e nazionale. Mi riconoscerei anche a livello locale, se il circolo del Pd Sulmona non avesse avuto finora una linea camaleontica e poco coerente, come in passato ha dimostrato facendo cadere prima un’amministrazione di centrosinistra e mettendo in piedi poi una coalizione civica con Forza Italia nelle ultime elezioni amministrative, subendo una cocente sconfitta, contro le indicazioni del Pd regionale che infatti non ha concesso il simbolo”. A parlare questa volta è Roberta Salvati che si è sentita chiamata in causa dopo il comunicato dei dem. La consigliera di maggioranza e Presidente del circolo non le manda a dire a Sergio Dante, appellato una volta Alessio e un’altra Bruno, il che al segretario del suo partito, il Pd, dopo la decisione di avviare un’opposizione rigorosa in consiglio comunale. La Salvati sostiene che deve essere il segretario di circolo a spiegare se si riconosce nella linea del Pd. ” Bisognerebbe” riprende “impegnarsi insieme per costruire le condizioni di una coerenza tra livello regionale e locale, e non procedere per scomuniche e diktat. Un circolo Pd prima di attaccare il proprio governo regionale dovrebbe informarsi e conoscere ciò di cui parla, come persino il Codice etico del partito imporrebbe, codice che già una volta alcuni esponenti di questo circolo hanno violato subendo le relative sanzioni, dopo aver fatto cadere l’Amministrazione Ranalli. Evidentemente, non hanno imparato la lezione, soprattutto quella venuta dagli elettori, ed ora, non contenti , hanno come unico obiettivo far cadere un’altra Amministrazione. Dovere di un partito di governo è risolvere i problemi, non evocarli e dare contributi di idee in questa direzione. Personalmente, mi batterò per difendere la mia città credo nel suo sviluppo e nel rilancio della territorio, e sarò pronta qualora non dovessi trovare risposte a far prevalere le ragioni di difesa di Sulmona, ma senza inseguire posizioni demagogiche e dialogando con il mio partito a tutti i livelli. Quanto alla eventuale costituzione di un gruppo consiliare Pd di opposizione” conclude la Salvati “non credo che questa posizione possa essere assunta autonomamente dal circolo locale senza un confronto con la segreteria regionale del Pd che chiedo ed esigo, Per quanto mi riguarda mi riconosco nella linea di Matteo Renzi, che ho sempre sostenuto, e che ha ribadito l’apertura al civismo, e mi riconosco a differenza del coordinatore di circolo nella coalizione di governo regionale di cui il Pd è la principale espressione. Chiedo pertanto a Bruno Dante di aprire la mente e rivolgere a sé stesso le domande che rivolge a me”.

Andrea D’Aurelio

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