
Nella mattinata del 15 aprile si è svolta ad Avezzano l’audizione dell’Associazione dei Consumatori ADICU – APS, Ente del Terzo Settore, rappresentata dall’Avv. Prof.ssa Carlotta Ludovici, responsabile dello Sportello per la provincia dell’Aquila. L’intervento è avvenuto nel corso di un Consiglio comunale straordinario convocato per discutere le criticità della sanità pubblica, in particolare le lunghe liste di attesa e l’invio massivo di avvisi di pagamento per presunte mancate disdette di visite prenotate. Alla seduta hanno partecipato forze politiche, sindacati, associazioni a tutela dei consumatori e la Direzione Generale della ASL 1 Avezzano–L’Aquila–Sulmona, rappresentata dal Direttore Generale, Prof. Ferdinando Romano. ADICU ha sollevato ancora una volta, come già fatto presso la Commissione Vigilanza della Regione Abruzzo il 20 marzo scorso, il tema dei criteri utilizzati per l’identificazione dei cittadini destinatari delle richieste di pagamento. In molti casi, infatti, i pazienti hanno disdetto correttamente le prenotazioni via telefono oppure hanno effettivamente usufruito del servizio, come dimostrato da referti e ricevute di pagamento. L’associazione ha evidenziato l’assurdità di dover provare una disdetta telefonica avvenuta anche dieci anni fa – una vera e propria “probatio diabolica”, come definito in ambito giuridico. Inoltre, ha sottolineato che spesso le contestazioni vengono effettuate a distanza di anni, quando il credito risulta già prescritto. Nonostante le sollecitazioni, la Direzione ASL non ha fornito risposte chiare, limitandosi a ipotizzare che gli utenti abbiano pagato le sanzioni perché consapevoli di non aver disdetto. In realtà, molti lo hanno fatto solo per evitare le spese legali, ritenute troppo onerose. Ad oggi, le somme incassate superano i due milioni e mezzo di euro. Infine, l’ADICU ha denunciato l’inefficacia del canale e-mail ufficiale della ASL per la gestione dei reclami, ricevendo numerose segnalazioni da parte di utenti rimasti senza risposta nonostante le richieste di annullamento delle cartelle. L’associazione invita quindi i cittadini a effettuare in futuro disdette solo per via telematica e a rivolgersi allo Sportello ADICU dell’Aquila per ricevere assistenza nella tutela dei propri diritti. Si attende ora un segnale concreto da parte della ASL per risolvere una situazione che sta generando forti disagi in tutto il territorio.