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SULMONA – “Si mette in evidenza l’assoluta mancanza di programmazione degli acquisti di beni e servizi, che non consente di pianificare l’attività, pur nella ristrettezza del personale assegnato”. A sollevare il problema, dopo l’uscita di Pratola Peligna dalla Centrale Unica di Committenza di Sulmona è il consigliere di minoranza Bruno Di Masci che, sul punto, interroga il sindaco Casini. “La convenzione da fine mese dovrà considerarsi definitivamente sciolta e la Centrale Unica non più esistente”- sottolinea Di Masci- che mette in guardia il primo cittadino sul fatto che “dovrà essere ripetuta la gara per la fornitura dei farmaci, per i servizi assicurativi, per il servizio di pulizia e la refezione scolastica, oltre che per l’accertamento e la riscossione dei tributi da parte di minori e verranno a termine, inoltre, gli affidamenti di durata annuale alle cooperative sociali”. “Lo scioglimento della Centrale unica di committenza – scrive ancora Di Masci – porta alla non realizzazione, almeno per quest’anno, dei lavori pubblici, previsti dal programma triennale 2017-2019 con il relativo cronoprogramma degli interventi 2017, approvati dal consiglio comunale del 22 aprile 2017”. Per il consigliere di minoranza, che raccoglie anche le perplessità avanzate dal Segretario Generale, “rimane la profonda lacerazione del nostro territorio con la rottura di un patto istituzionale che durava da tanti anni”.

Andrea D’Aurelio

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