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SULMONA – Si accendono i toni nel rush finale della campagna elettorale. E’ ancora braccio di ferro fra il candidato sindaco Bruno Di Masci e l’assessore regionale Andrea Gerosolimo. E’ stato proprio l’assessore ad intervenire per primo, definendo l’ex sindaco di Sulmona “un candidato del passato”. “Ho avuto modo di ascoltare le urla disumane proferite in un linguaggio d’altri tempi dal candidato Sindaco della coalizione “La Città che vogliamo”. Ho avuto conferma della totale inadeguatezza di un uomo che ha superato la prima repubblica, ha cercato di fronteggiare la seconda senza lasciarvi traccia ed ora si accinge ad affrontare anche la terza. Un candidato Sindaco venuto dal passato, che manifesta la sua totale inidoneità parlando, senza alcuna cognizione, di poli di attrazione, di aree interne e di aree di crisi. Forse convinto che, come gli accadeva un tempo, sia sufficiente gridare per convincere, urla come un forsennato, mettendo a repentaglio anche la sua salute (e i padiglioni auricolari di chi si trova ad ascoltarlo), senza aver mai letto linee guida, documenti, atti formali”, scriveva Gerosolimo in un comunicato. Insomma, senza avere la minima nozione sull’argomento. Ma la circostanza in cui il nostrano “La Qualunque” offre il meglio di sé è quando invoca le dimissioni del sottoscritto. Una storia vecchia, che parte da lontano. Da quando ha cercato, inutilmente, di impedirne la candidatura e, successivamente, ha operato alacremente, con malvagia e crudele determinazione, nel tentativo, anch’esso senza esito, di impedirne la elezione. Ma ha raggiunto il massimo allorquando, l’estate scorsa, si è appositamente recato a Pineto per incontrare il consigliere regionale Luciano Monticelli, al quale pensò bene di suggerire di dissociarsi dall’iniziativa politica comune intrapresa in Regione unitamente al sottoscritto, ricevendo, anche in questo caso, un fermo diniego ed ottenendo un risultato che ricorre frequentemente nella sua esperienza recente: suscitare ilarità in chi lo ascolta. L’opportunità vincente per lo sviluppo di Sulmona può essere costituita dall’intelligente impiego dei fondi strutturali e da una maggiore capacità di progettazione realizzata in sinergia tra Comune e Regione. E’ proprio per questo che Annamaria Casini rappresenta una garanzia per la costruzione del futuro. Perciò, il sottoscritto ha sostenuto e sostiene la sua candidatura affidandosi alle sue indubbie capacità manageriali. Al contrario, il suo principale antagonista appare totalmente decontestualizzato per la semplice ragione che appartiene ad un ceto politico ormai superato ed inadatto ad una gestione amministrativa in linea con le nuove esigenze degli enti e delle comunità.”

Non si è fatta attendere la replica di Bruno Di Masci. “Ora i sulmonesi sanno con certezza che dietro la candidata a sindaco di Annamaria Casini c’è l’ombra e non solo dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo, figura tra le più inutili e dannose della politica locale del dopoguerra – dichiara in una nota in risposta ad un comunicato diffuso dall’assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo – Gerosolimo è noto negli ambienti politici abruzzesi per la sua inaffidabilità e incoerenza: non ha mai formulato una proposta politica compiuta a favore della nostra città. Sulmona si vergogni di essere rappresentata in Consiglio e Giunta regionale da chi, pensando esclusivamente a conquistare posizioni personali, non ha saputo difenderla in occasione del riconoscimento dei poli d’attrazione (centri d’offerta di servizi sanitari, scolastici e dei trasporti). Non solo ma l’assessore è stato in silenzio anche in occasione del mancato inserimento dei paesi della Valle del Sagittario e della Valle Peligna nella macroarea; stessa cosa ha fatto al momento della richiesta al Ministero dello Sviluppo economico per l’avvio del procedimento per il riconoscimento da parte della Giunta regionale, della quale fa parte, dello stato di crisi complessa della nostra area. Cosa che ha fatto invece votando per il riconoscimento della Val Vibrata (4 febbraio 2016). Non ricorda nemmeno l’ottimo assessore di aver votato in Consiglio regionale a favore di un emendamento che individuava l’area di Carsoli quale polo di attrazione. Un atteggiamento contraddittorio quello dell’assessore quando afferma che Sulmona non avrebbe bisogno di questo riconoscimento. “Oggi il bulletto di Prezza”- così lo chiama Di Masci- “invece di vergognarsi di questi comportamenti e delle sue contraddizioni pensa di poter dare lezioni di coerenza ed etica, lui che è impresentabile (chi lo conosce lo evita). Invece di confrontarsi a viso aperto con progetti seri sul futuro della città il presuntuoso assessore ( lo dice sempre Di Masci), per non dimettersi dalla giunta regionale, ha rinunciato a candidarsi a sindaco, mettendo invece al suo posto una consulente della sua segreteria, sfuggendo in questo modo al giudizio dei sulmonesi. Ora l’ottimo assessore cerca di distrarre i cittadini con divagazioni e comunicati senza senso e senza fondamento pensando magari di vendersi per l’ennesima volta la città per conseguire esclusivamente i suoi obiettivi personali. E’ risaputo infatti che il vero scopo di Gerosolimo è diventare parlamentare della Repubblica. Un gioco che gli elettori ormai conoscono a memoria e che sapranno fermare”.

A.D.A.

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