
Sinistra Italiana dell’Aquila torna a esprimersi sulla gestione del Parco Sirente Velino, dopo il recente scambio di dichiarazioni con il Presidente Francesco D’Amore. “Continueremo a lottare per la tutela delle aree protette abruzzesi, richiedendo trasparenza agli organi direttivi e sostegno dalla politica regionale”, afferma il movimento. “Siamo soddisfatti che il nostro precedente intervento abbia spinto il Presidente D’Amore a chiarire i motivi della proroga del mandato del Consiglio Direttivo del Parco Sirente-Velino fino al 2028, pubblicando il parere della Direzione Affari della Presidenza e Legislativi del Consiglio regionale. Tuttavia, avremmo preferito che questo chiarimento fosse stato reso pubblico già in risposta alle segnalazioni di Daniele Iacutone, erroneamente identificato come esponente di Sinistra Italiana da alcune testate giornalistiche e persino nella nota dell’Ente Parco, segno di una scarsa correttezza istituzionale. Indipendentemente dai tecnicismi e dalle motivazioni legislative, il risultato è che il Consiglio Direttivo rimarrà in carica per sette anni invece dei cinque previsti dalla legge, prolungando così il mandato del Presidente D’Amore e degli altri consiglieri nominati nel 2021.” Sinistra Italiana solleva poi una questione chiave: “Di chi è la responsabilità del disallineamento temporale tra le nomine della Comunità del Parco (luglio 2021) e quelle del Consiglio Regionale (febbraio 2023)?” La critica è rivolta direttamente alla maggioranza che ha guidato il Consiglio Regionale negli ultimi sei anni, responsabile della gestione del processo. Inoltre, il movimento si interroga sulla dichiarazione di D’Amore riguardante la rinuncia all’indennità di carica. “D’Amore, in quanto sindaco di Fagnano, non avrebbe comunque potuto cumulare due indennità pubbliche (art. 5 comma 11, Dl 78/2010); e anche se ciò fosse stato possibile, non sarebbe comunque una scelta eticamente accettabile per un amministratore pubblico”, sottolineano. Per gli altri membri del Consiglio Direttivo, la rinuncia all’indennità è una prassi comune tra gli organi direttivi dei Parchi regionali e nazionali, visti i continui tagli ai finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente e delle Regioni, spesso ad opera della destra di governo. Il gruppo politico esprime soddisfazione per i finanziamenti ottenuti dal Parco Sirente-Velino negli ultimi anni, ma ribadisce la necessità di un controllo rigoroso sulla loro destinazione. “Monitoreremo attentamente l’utilizzo di questi fondi, perché la missione primaria dei Parchi rimane la tutela degli ecosistemi e delle specie che li abitano”, affermano. Inoltre, Sinistra Italiana ricorda che l’attuale amministrazione del Parco sostenne la proposta dell’Assessore Imprudente di ridimensionare il perimetro del Parco, eliminando la tutela su decine di chilometri quadrati di habitat naturali. Questo progetto fu poi annullato dalla Corte Costituzionale con la bocciatura della legge regionale 14/2021, accogliendo i ricorsi delle associazioni ambientaliste e di altre realtà civili. “Come già ribadito, continueremo a difendere le aree protette abruzzesi dal sottofinanziamento cronico e dagli attacchi della giunta regionale, nonostante le dichiarazioni di D’Amore”.