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Potenziare lo screening sul tumore mammario e istituire un programma di Consulenza Genetica Oncologica per pianificare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale. È questo il contenuto di una proposta di legge, depositata in Regione Abruzzo nella giornata mondiale alla lotta contro il cancro, dal Consigliere regionale M5S e Vicepresidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri. “Grazie alla ricerca e al progresso della medicina oggi sono milioni le donne che hanno superato o riescono a convivere con questa patologia. L’ultima ondata Covid ha provocato però ritardi nelle visite, negli interventi e negli screening, un ritardo che dev’essere immediatamente recuperato perché la diagnosi precoce e i programmi di controllo della popolazione possono salvare vite: l’arma più efficace nella lotta contro i tumori è la prevenzione. Per questo al centro della proposta che ho presentato c’è l’estensione dei controlli a una fascia più ampia di popolazione per il tumore alla mammella, che secondo le statistiche è il primo nel sesso femminile a cui segue quello all’ovaio che è il decimo. Lo screening, attualmente, viene garantito ogni due anni alle donne nella fascia d’età 50-74 anni. Con questo intervento si propone uno screening annuale, che sia esteso anche alla fascia tra i 45 e i 49 anni. Per la fascia tra 40 e 44 anni, invece, si rimette l’iniziale osservazione delle persone con storia familiare positiva ai medici di medicina generale, demandando la decisione finale di ammissione al programma di screening ai Centri senologici di riferimento territoriale. Per prevedere percorsi più snelli e diagnosi precoci viene istituito il programma di Consulenza Genetica Oncologica, la CGO, diretta a tutte le persone che siano affette da tumore della mammella e dell’ovaio, o che siano a rischio per una predisposizione familiare. Lo scopo è quello di programmare misure di controllo periodico, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali. Gli studi dimostrano che, nel caso di accertamento di mutazione genetica, il paziente ha una più alta probabilità di sviluppare un tumore alla mammella nel corso della vita. Per questo è necessario farsi trovare pronti e dare ai cittadini che lo richiedano ogni strumento possibile per prendere le necessarie contromisure, partendo da una sorveglianza clinico-strumentale e dalla prescrizione delle relative prestazioni. Mi auguro che a questa proposta di legge regionale venga garantita l’importanza che merita e, come tale, venga incardinata nei lavori di Commissione il prima possibile”, conclude Taglieri.

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