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PRATOLA PELIGNA – “Posso affermare in tutta serenità e trasparenza che l’ufficio sisma di Pratola Peligna risulta tra i primi del fuori cratere di 110 comuni degli ultimi cinque anni, e i numeri ne sono la certezza”. E’ quanto afferma in una nota l’ex vice sindaco di Pratola Costantino Cianfaglione, che nella giunta De Crescentiis ha ricoperto anche l’incarico di assessore con delega al sisma, all’indomani della notizia diffusa dal sindaco Antonella Di Nino sullo sblocco dell’ufficio sisma. Carte alla mano Cianfaglione ricorda l’operato della passata amministrazione comunale e non ci sta a far passare lo sblocco della ricostruzione all’amministrazione guidata dalla Di Nino.
“Tanto per essere precisi, infatti, dal 2014 al mese di giugno 2017, sono stati emessi 100 decreti tra ammissioni a contributo e liquidazioni: in media 3 decreti/ammissioni al mese! Un ritmo che, beninteso, saremmo lieti che Lei superasse. A quanto pare, però, per la Sua amministrazione, questo obiettivo sembra improbabile non solo superarlo ma anche solo eguagliarlo. Dal Suo insediamento ad oggi, infatti, se avesse rispettato i nostri ritmi, l’ufficio Sisma avrebbe dovuto firmare ben 18 provvedimenti. Invece, la sua amministrazione che ha fatto del fare più un vanto che una azione concreta, porta a casa un risultato pari ad un solo provvedimento”- tiene a precisare l’ex vice sindaco che ricorda come , durante l’era De Crescentiis, “sono stati trasferiti, ad oggi, circa 6 milioni di euro a fronte delle precedenti rendicontazioni avvenute per la maggior parte dopo il 2013”. “E’ ingeneroso e falso affermare che le carte dell’ufficio sisma non erano in ordine e per di più carenti quando lei”-prosegue Cianfaglione rivolgendosi al sindaco- “ha semplicemente provveduto a fotocopiare tutti gli atti depositati all’Ufficio Sisma e catalogarli per portarli all’Usrc di Fossa”. “Vogliamo sinceramente augurarci che la Sindaca non faccia confusione tra rendicontazione e nuove richieste di Coperture, che viaggiando su due indipendenti binari”- conclude Cianfaglione.

Andrea D’Aurelio

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