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SULMONA – “Noi non siamo d’accordo”. Lo affermano dal movimento di Sbic che continua il braccio di ferro con la maggioranza consiliare sulle osservazioni alla variante al piano regolatore del Nucleo Industriale di Sulmona. L’assessore Cristian La Civita e il consigliere Fabio Pingue hanno risposto punto per punto a tutte le perplessità avanzate dal gruppo di opposizione, ma Sbic resta contrario. “Va fatto presente all’assessore e alla sua maggioranza che richiamarsi all’applicazione di una legge (LR 49/2012) in maniera notarile rischia di far smarrire il senso del governo”- fanno notare da Sbic. Il movimento sostiene che “la mancanza di un’idea generale e di un progetto per la città tutta, l’assenza di qualsiasi azione a protezione del nucleo storico sono dati di fatto che accelerano inesorabilmente e drammaticamente il processo di impoverimento del centro antico, favorendo fenomeni di abbandono e di degrado su ciò che dovrebbe invece rappresentare un elemento di ricchezza, da tutelare e rivitalizzare, anche mettendo in atto nuove regole e normative adeguate. Se governare per la maggioranza significa promuovere una politica di dispersione degli insediamenti e di occupazione e spreco del suolo; se governare significa favorire l’utilizzo del trasporto privato (ci devi arrivare così al Nucleo) con il conseguente incremento della produzione di polveri sottili e di altri inquinanti; se governare significa corrispondere pedissequamente a suggerimenti degli organi sovraordinati (la Legge Regionale), allora fate”- concludono dal movimento.

Andrea D’Aurelio

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