
Roccaraso si conferma un esempio virtuoso a livello nazionale per come affrontare le sfide del turismo di massa. È quanto emerso dal Tavolo interministeriale sul turismo e la sicurezza, insediatosi oggi al Ministero del Turismo, presieduto dal ministro Daniela Santanchè e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. All’incontro hanno partecipato i sindaci delle località firmatarie della Carta di Amalfi, tra cui Amalfi, Capri, Taormina, Cortina, Positano e, appunto, Roccaraso, località simbolo del turismo montano abruzzese. Proprio Roccaraso è stato indicato come “buona pratica” da prendere a esempio: un modello di gestione intelligente dei flussi grazie al coinvolgimento della prefettura e degli enti locali per disciplinare arrivi, presenze e garantire ordine e sicurezza, senza sacrificare la qualità dell’accoglienza. Un metodo che, secondo i ministri Santanchè e Piantedosi, dovrebbe diventare ispirazione per altre realtà turistiche italiane, soprattutto quelle a forte stagionalità, spesso messe a dura prova dall’afflusso incontrollato di visitatori durante l’alta stagione. Durante l’incontro è emerso chiaramente l’obiettivo: valorizzare i territori, tutelare le comunità locali e garantire sicurezza con un piano organico che includa anche più risorse per il personale di vigilanza. Il Ministero dell’Interno, infatti, ha aperto alla possibilità di finanziare l’assunzione temporanea di agenti di polizia municipale nei mesi più critici. Il “modello Roccaraso” dimostra come la collaborazione tra istituzioni centrali e amministrazioni locali possa trasformare un potenziale problema in un’opportunità per offrire servizi migliori a residenti e turisti. Un esempio di governance concreta, che punta a uno sviluppo sostenibile, capace di coniugare economia, identità e tutela del territorio.