
Le lacrime possono dire molto sulla salute, soprattutto nei bambini che soffrono di cheratocongiuntivite primaverile (VKC), una forma rara e grave di allergia agli occhi. I medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno trovato un modo semplice per capire se le cure stanno funzionando: analizzare le lacrime con un test chiamato “test di Schirmer”. Questo test è già usato normalmente dagli oculisti e consiste nel mettere una striscia di carta sotto la palpebra inferiore per misurare quante lacrime produce l’occhio. Ora, però, i medici hanno scoperto che può servire anche a raccogliere cellule del sistema immunitario e a vedere se c’è ancora infiammazione. La cheratocongiuntivite primaverile è un’allergia che colpisce gli occhi, soprattutto nei bambini e ragazzi. Provoca prurito, bruciore, lacrimazione, fastidio alla luce e può diventare molto fastidiosa. A volte può anche causare problemi più seri come ulcere alla cornea o deformazioni dell’occhio. Non tutti i bambini rispondono bene alle cure (come colliri antistaminici o cortisonici), e finora era difficile capire se un trattamento stava davvero aiutando. Analizzando le lacrime di 58 bambini con VKC, i medici hanno visto che, quando l’infiammazione è forte, ci sono molte cellule immunitarie nelle lacrime; quando il trattamento funziona, il numero di queste cellule diminuisce. In questo modo, è possibile valutare con precisione se una terapia sta dando risultati oppure se va cambiata, senza dover fare esami invasivi o fastidiosi. Il test è veloce, non fa male ed è ben tollerato anche dai più piccoli. Si può ripetere nel tempo per seguire l’andamento della malattia. Permette ai medici di scegliere cure più adatte e di evitare farmaci inutili o troppo forti. Questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Allergy, mostra quanto sia utile unire ricerca e cura quotidiana. I medici e ricercatori del Bambino Gesù lavorano insieme per aiutare ogni bambino con trattamenti personalizzati, che migliorano la qualità della vita e riducono i rischi. Come spiegano i ricercatori: “Le lacrime ci aiutano a capire come sta il bambino e ci guidano verso la cura migliore, fatta su misura per lui.”