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Arriva anche il Bonus Mamma, un incentivo di 800 euro, erogato dall’inps, a tutte le future mamme a partire dal settimo mese di gravidanza. Spetterà sia alle donne in gravidanza (una volta superato il settimo mese di gestazione) che alle famiglie che adottano o accolgono in affidamento preadottivo un bambino o una bambina.

Un aiuto importante che lo Stato riconosce alle famiglie per far fronte alle spese affrontate durante la gravidanza e dopo il parto; è importante sottolineare però che non viene riconosciuto automaticamente visto che è l’interessata a dover fare richiesta del bonus mamma domani all’Inps.

Il bonus 800€ è corrisposto in unica soluzione dall’INPS e non concorre alla formazione del reddito complessivo.

Non ci sono particolari eccezioni; questo bonus nascite è destinato infatti a tutte le future mamme.

Ecco nel dettaglio quali sono i requisiti indicati dall’INPS:

residenza in Italia;

cittadinanza italiana o comunitaria;

le cittadine non comunitarie devono essere in possesso del permesso di soggiorno UE.

Poi naturalmente ci sono degli altri requisiti necessari per fare la richiesta. Si tratta di eventi che devono essersi verificati dal 1° gennaio 2017:

compimento del 7° mese di gravidanza;

parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;

adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;

affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34 della legge 184/1983.

Il bonus mamma domani è legato al numero di figli nati dal parto, e non al singolo evento. Questo significa che in caso di parto gemellare il contributo sarà di 1.600€.

Come specificato dalla circolare INPS, la domanda per il premio alla nascita va presentata dopo il compimento del 7° mese di gravidanza e deve essere allegata con la certificazione sanitaria con cui il medico specialista indica la data presunta del parto.

Nel caso in cui la domanda venga presentata dopo il parto, la mamma dovrà indicarne la data e le generalità del bambino. Per i casi di adozione, invece, alla domanda deve essere allegato il provvedimento giudiziario. Nel caso in cui non abbiate questo documento, sarà sufficiente indicare nella domanda la sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria ed il relativo numero, in modo che l’INPS possa reperire il provvedimento presso l’Amministrazione che lo detiene.

Nelle domande presentate dalle cittadine non comunitarie, deve esserci obbligatoriamente uno dei titoli di soggiorno indicati nel nel bando.
Nel dettaglio, per una donna incinta può inviare la domanda per il bonus nascite:

direttamente online se possiede il PIN dispositivo INPS;

telefonando al numero verde INPS;

chiedendo informazione a CAF e Patronati o a qualsiasi ente intermediario abilitato ad autorizzare l’invio telematico delle domande INPS.

Una volta presentata la richiesta all’Inps se ne può verificare lo status facendo l’accesso alla propria area personale; qui, basterà cliccare su “Consultazione domande” per farsi un’idea di quando arriverà il contributo di 800€.

Qualora la propria domanda presenti ancora la dicitura “protocollata”, infatti, vorrebbe dire che questa è ancora in fase di lavorazione e che quindi bisogna avere ancora un po’ di pazienza. Diversamente, se la domanda è stata “accolta” allora vorrà dire che il pagamento è ormai prossimo, con la data di erogazione precisa che è indicata nel vostro “Fascicolo previdenziale Inps”.

Solitamente, comunque, non bisogna attendere più di due mesi dalla richiesta per ricevere l’accredito degli 800€. A tal proposito ricordiamo che sarete voi ad indicare dove volete ricevere la somma, scegliendo tra libretto postale, conto corrente, carta prepagata con Iban o anche bonifico domiciliato in Posta così da poter ritirare la somma in contanti.

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