
“Eclissi poi, con Terra e Luna così appiccicate, ce n’erano tutti i momenti: figuriamoci se quelle due bestione non trovavano modo di farsi continuamente ombra a vicenda.”, così scriveva Italo Calvino nel suo Cosmicomiche. C’è stato un tempo in cui la Luna non stava così lontana, in cui pareva quasi appoggiarsi sulla spalla della Terra. Due corpi enormi, due “bestione” che non potevano fare a meno di toccarsi, di rubarsi ombra e luce, di guardarsi da vicino. Ogni eclissi era allora un gioco, una carezza, uno scherzo cosmico: un corpo che si metteva davanti all’altro, come fanno gli innamorati quando ridono e si nascondono. La Terra e la Luna vivevano così, appiccicate, incapaci di staccarsi, in un dialogo silenzioso che si ripeteva all’infinito. Poi la Luna ha cominciato ad allontanarsi, lentamente, un passo alla volta, come chi cerca il proprio spazio senza però smettere di amare. Eppure, anche oggi che sembra lontanissima, continua a parlare alla Terra con la sua luce riflessa, con le maree che solleva, con le notti che illumina. È un amore fatto di distanza e vicinanza, di inseguimenti e di fughe, di presenze che si cercano senza mai stancarsi. Terra e Luna, due bestie antiche, due complici che ci ricordano che non serve stare sempre attaccati per appartenersi davvero.
È bastata una notte limpida per trasformare il cielo in un palcoscenico di poesia e scienza: la notte tra il 7 e l’8 settembre abbiamo assistito a una spettacolare eclissi lunare totale, famosa anche come Luna di Sangue, in cui la Luna si è tinta di rosso per circa 82 minuti. Il fenomeno ha illuminato l’immaginazione, richiamando la celebre frase di Italo Calvino. Un’immagine che risuona ancora più intensa in una notte come questa, quando la Terra si è frapposta tra il Sole e la Luna, proiettando un’ombra che trasforma il satellite in una sfera rossa e misteriosa. Scientificamente, la tinta rossa della Luna è dovuta alla rifrazione della luce solare nell’atmosfera terrestre: i raggi rossi, meno dispersi, raggiungono la superficie lunare e la colorano mentre quella blu-verde viene filtrata. Un’invisibile carezza di luce tra cielo e atmosfera che rende visibile l’anima della Terra proiettata sul volto lunare. In Italia, la Luna è sorta già in fase di totalità, rendendo il fenomeno ancora più suggestivo. A Roma, ad esempio, la totalità è iniziata verso le 19:30, ha raggiunto il suo culmine alle 20:11, per concludersi alle 20:52, seguita dalla fase parziale fino alle 21:56 e dalla penombra fino alle 22:55. Un evento astronomico straordinario, la più lunga eclissi lunare totale dal 2022, vissuta da milioni in Europa, Asia, Africa e Australia.









