Un appello alle Regioni per garantire l’accesso equo all’unica terapia curativa riconosciuta dall’OMS
È partita dall’Abruzzo la petizione nazionale che chiede alle Regioni italiane di rendere rimborsabile la terapia desensibilizzante contro le allergie respiratorie. Promossa dalle associazioni “Butta via i fazzoletti” e Demos – Democrazia Solidale, l’iniziativa ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere 10.000 firme per superare le disparità territoriali e garantire a tutti i pazienti l’accesso a questo trattamento fondamentale.
La terapia desensibilizzante: l’unica cura riconosciuta
La terapia desensibilizzante, a differenza dei comuni farmaci sintomatici (come cortisonici e antistaminici), affronta la causa del problema modificando la storia naturale della malattia. Si tratta dell’unico trattamento riconosciuto come curativo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nonostante la sua efficacia, la terapia è attualmente rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale solo in tre Regioni italiane – Lombardia, Piemonte e Puglia – e solo per pazienti con un ISEE inferiore ai 20.000 euro. In Abruzzo, come nella maggior parte delle altre Regioni, i costi sono interamente a carico dei pazienti, creando un’evidente disuguaglianza nell’accesso alle cure.
Le allergie respiratorie rappresentano un problema in continua crescita:
- 30% della popolazione italiana ne soffre;
- Oltre il 5% è affetto da asma allergico, una condizione che può avere un impatto devastante sulla qualità della vita.
Anche in Abruzzo, i dati sono in linea con la media nazionale, rendendo il problema particolarmente sentito nella regione. L’iniziativa prende spunto dal libro “Butta via i fazzoletti”, scritto da Sabrina De Federicis, Country Manager dell’azienda farmaceutica HAL Allergy e abruzzese d’origine. Nel volume, l’autrice racconta la propria esperienza personale con la terapia desensibilizzante, descrivendone i risultati concreti.
“Come mamma di un bimbo ex allergico – spiega Sabrina De Federicis – conosco bene i disagi di chi deve affrontare una o più allergie respiratorie. Trovo inaccettabile che, in Italia, la salute di una persona dipenda dalla regione in cui vive”.
I promotori della petizione denunciano le ingiustizie che derivano dalle differenze regionali:
“È inaccettabile – sottolineano – che i cittadini debbano affrontare ostacoli insormontabili solo a causa della regione in cui vivono. La salute non dovrebbe avere confini, né essere influenzata da fattori territoriali. L’articolo 32 della Costituzione garantisce il diritto alla salute e stabilisce il principio di uguaglianza nelle cure. È tempo di agire per tutelare questo diritto fondamentale”.
Lanciata su Change.org, la petizione ha già raccolto oltre mille firme e punta a raggiungere quota 10.000 per avviare un percorso istituzionale che porti al rimborso della terapia desensibilizzante in tutte le Regioni italiane, senza distinzioni. Per sostenere l’iniziativa e firmare la petizione, è possibile visitare il seguente link:
Respirare è un diritto di tutti – Petizione su Change.org.
La salute non può più aspettare: respirare è un diritto di tutti.