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SULMONA – Lo scenario dello stadio Pallozzi di Sulmona ha ospitato la scorsa domenica il 3° Memorial Massimo e Tiziano Roccella nel ricordo dei due fratelli morti prematuramente anni fa in circostanze diverse. Dopo le prime due edizioni negli impianti sportivi della Polizia Penitenziaria, lo stadio comunale ha rappresentato la novità assoluta del 2017. Identici invece i contenuti della manifestazione, ispirati ad una vera festa dello sport e del divertimento. Protagonisti in campo i primi calci (nati 2008/2009) dell’Olympia Cedas Sulmona, dell’Aterno Raiano e del Tagliacozzo 1923. Il memorial nasce grazie alla volontà di Mauro Incorvati ed Adelmo Ramunno dell’Olympia Cedas che hanno inteso dare il giusto riconoscimento al ricordo di Massimo e Tiziano con due eventi nella stessa giornata di domenica, in mattinata con l’assegnazione del premio ai migliori portieri del Trofeo Città di Sulmona e nel pomeriggio con un torneo fra tre scuole calcio che danno lustro all’Abruzzo. “Il nostro obiettivo – afferma Incorvati – non è il risultato in campo ma è quello di far prevalere il sorriso dei bambini. Questo è il messaggio che vogliamo far passare. Siamo sicuri che in questo modo saremo in grado di far avere alla disciplina del calcio ed al memorial sempre più consensi da parte degli sportivi”. Massimo e Tiziano avevano la passione per il calcio ed erano entrambi portieri. “Noi – aggiunge Incorvati – li vogliamo ricordare tramite il calcio e siamo sicuri che ci stanno guardando da lassù”. A conclusione del torneo è stato molto toccante il discorso rivolto ai bambini dalla mamma di Massimo e Tiziano, la signora Clara Tessicini: “Ringrazio di vero cuore tutti voi, i vostri allenatori ed i dirigenti delle squadre che con tanta passione e dedizione vi hanno seguito in questo percorso perché è comunque un percorso di vita. Un percorso che vi aiuta a crescere in maniera sana. Ricordate, mente sana in corpo sano. Rivolgo inoltre un sincero ringraziamento ai vostri papà e alle vostre mamme che vi seguono costantemente in questo percorso e vi sono sempre vicini nei momenti di gloria e soprattutto di fronte alle piccole e grandi sconfitte che fanno parte del gioco. Ragazzi imparate ad amare lo sport più di quanto già lo facciate perché lo sport vi rende forti, sicuri, vi apre le menti. Non c’è paradiso artificiale che faccia di voi dei vincenti, solo lo sport vi rende sinceri, vincenti, solo lo sport fa di voi dei guerrieri”.
Domenico Verlingieri

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