banner
banner

SULMONA. Il Basket Centro Abruzzo di Sulmona si avvicina al mondo di Special Olympics per promuovere e sviluppare un programma di allenamento sportivo per persone con disabilità intellettiva. Oltre all’attività motoria sono previste uscite con altre realtà territoriali. Muove in questo senso l’iniziativa svoltasi nei giorni scorsi nella palestra di Porta Napoli con la società sulmonese che ha ospitato il Team Sport dell’Aquila. “Sono circa due anni che lavoriamo con ragazzi diversamente abili per fargli esprimere le loro emozioni attraverso il gioco. Ho chiesto agli amici aquilani di venire a fare un’amichevole per avere un idea precisa su come questi ragazzi giocano perché hanno tanto bisogno di confrontarsi. Tutti hanno risposto bene. Spero che sia l’inizio di un cammino promettente verso altri eventi del genere per il futuro”. Così la presidente del Basket Centro Abruzzo Loredana La Civita che ritiene positivo il legame con lo Special Olympics che è attivo all’Aquila dal 2015. Per il team aquilano sono intervenuti insieme ai ragazzi Guido Grecchi, direttore regionale di Special Olympics, ed il tecnico Daniele Mattarollo vecchia conoscenza del basket sulmonese per aver allenato la Manatthan. “L’Aquila – spiega Mattarollo – è una realtà Special ormai consolidata in varie discipline sportive. Vista la presenza di una società a Sulmona che si sta confrontando per la prima volta nel nostro mondo abbiamo deciso di fare quest’amichevole grazie all’amicizia fra me, Guido e Loredana. Più si sviluppano queste iniziative, meglio è per il territorio ma anche per noi e per i ragazzi che hanno la possibilità di fare sport”. L’intento di Special Olympics è proprio quello di fare rete. Obiettivo raggiunto tra L’Aquila e Sulmona perché a vincere è stato il divertimento dei ragazzi che hanno fatto registrare risultati straordinari. “E’ stato un momento di felicità per tutti – commenta Loredana La Civita – visto che anche i ragazzi più timorosi, al contrario di altre volte, hanno espresso tanta sicurezza. Siamo rimasti meravigliati perché la cosa più bella è stata quella di vedere la felicità nei loro occhi anche quando si sono abbracciati tra di loro esprimendo le emozioni. Così dovrebbe essere sempre anche da parte delle persone normodotate. C’è tanto da imparare grazie a queste iniziative. Siamo molto soddisfatti”.

Domenico Verlingieri

Lascia un commento