
C’è qualcosa di straordinario che accade in questi giorni tra le montagne dell’Appennino abruzzese. A Campo Felice, tra boschi, silenzio e aria sottile, si allena la Nazionale Italiana Paralimpica di Ciclismo. Non solo per preparare i Mondiali di Ronse, in Belgio, ma per scrivere un altro pezzo di quella storia fatta di fatica, sogni e inclusione che lo sport sa raccontare meglio di chiunque. Ventitré atleti e atlete, guidati da Pierpaolo Addesi, simbolo del ciclismo paralimpico e orgoglio abruzzese, stanno vivendo un ritiro che è molto più di una semplice preparazione atletica. È un momento di incontro, crescita, scoperta. Quest’anno, per la prima volta, tra i convocati ci sono anche giovani con disabilità intellettiva. Una presenza che parla chiaro: la strada verso uno sport davvero aperto a tutti è possibile, ed è già cominciata. “Vederli pedalare fianco a fianco con i veterani della Nazionale è qualcosa che commuove – ha detto Addesi –. Il ciclismo paralimpico cresce ogni giorno, e questo ritiro lo dimostra con forza”. E lo dimostra anche con i nomi in campo, tra cui spicca quello del campione Michele Pittacolo, ma soprattutto con l’atmosfera che si respira: fatta di entusiasmo, condivisione e impegno. Campo Felice diventa così non solo una sede di allenamento, ma un laboratorio di futuro. Il CONI Abruzzo sostiene questa esperienza con convinzione, vedendovi un messaggio forte di inclusione e valore umano. Non è solo una questione di medaglie, ma di possibilità. Di dignità. Di riconoscimento. Ogni nome della squadra racconta una storia, ogni pedalata è una sfida vinta. Da Marianna Agostini a Ana Maria Vitelaru, passando per Giorgio Farroni, Luca Mazzone, Claudia Cretti: ognuno di loro porta su strada la propria forza, il proprio vissuto e un’idea di sport che non esclude, ma accoglie. In un Paese dove la parola “paralimpico” è ancora troppo spesso accompagnata da pregiudizi o silenzi, Campo Felice oggi ci ricorda quanto può essere potente la normalità di un gesto semplice come andare in bici. Tutti insieme. Senza barriere.









