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SULMONA. “Sapevamo che era difficile fare punti alla prima giornata ad Ortona. Noi siamo un gruppo nuovo assemblato quest’anno ed i ragazzi si devono ancora conoscere bene mentre avevamo di fronte una formazione con 6/11 dell’anno scorso. Conoscevamo le loro caratteristiche e sapevamo che davanti avevano quattro elementi molto temibili. Abbiamo comunque fatto una buona partita”. Questo il commento dell’allenatore dell’Ovidiana Sulmona Joachim Spina dopo l’esordio nel campionato di Promozione culminato con la sconfitta esterna ad Ortona ma la squadra ha ben figurato meritandosi gli applausi finali dei dei tanti tifosi biancorossi presenti sugli spalti. “Abbiamo creato molto – prosegue il tecnico – però siamo stati poco cinici sotto porta. Dispiace perché c’è un po’ di rammarico però va bene così. Siamo già pronti per la prossima partita”. Spina guarda al futuro con positività e crede nella crescita del gruppo attraverso il lavoro sugli errori commessi: “Alcune volte siamo stati noi a mandare gli avversari verso la nostra porta e poi, ripeto, non siamo stati cinici nelle azioni create. Lavoreremo per cercare di limare gli errori commessi e di sfruttare al meglio le azioni che sviluppiamo”. Joachim Spina è convinto che il processo di maturazione verrà completato con l’impegno e la determinazione che finora non sono mai mancati come domenica scorsa ad Ortona con la squadra che ha continuato a giocare sino al ’90 nonostante il 2-0. “Mi sono complimentato con i ragazzi – conclude Spina – perché hanno dato il 100% fino all’ultimo secondo. Noi lotteremo sempre cercando di dare il massimo in ogni partita. Devo dire bravi ai miei giocatori perché lo stanno facendo. Analizzeremo bene gli errori per migliorare nel giro palla e per praticare un gioco più fluido e più pulito”. Continua nel frattempo il progetto per la valorizzazione dei giovani in prima squadra. Il tecnico Spina la scorsa domenica ha portato in panchina ben cinque under: Zimei del ’99, Bianchi, Cantelmi e Presutti del 2000 e Bonanno del 2001. La volontà è quella di far crescere i ragazzi locali in ottica futura. Il discorso, intrapreso già dalla scorsa stagione con il risultato conseguito come seconda squadra più giovane del campionato, prosegue con il supporto del modello di calcio popolare dell’Ovidiana.

Domenico Verlingieri

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