
Bicincontriamoci: Criticità nella realizzazione della pista ciclopedonale di via Cappuccini, urge un cambio progetto
La questione della pista ciclopedonale di via Cappuccini continua a sollevare preoccupazioni e dibattiti, nonostante le modifiche apportate al progetto iniziale.
In una nota l’associazione Bicincontriamoci sottolinea che: Secondo il DM 557/1999, che stabilisce le norme per le infrastrutture ciclabili, i percorsi ciclopedonali sono generalmente realizzati in parchi o zone a traffico prevalentemente pedonale. Tuttavia, la pista di via Cappuccini sembra non rispettare alcuna delle caratteristiche prescritte da tale normativa.
L’ampiezza della pista, essendo monodirezionale, misura pari o inferiore a 1,50 m, che è il minimo richiesto per la sola parte ciclabile, creando così potenziali conflitti tra ciclisti e pedoni su una strada ad alto traffico pedonale. Inoltre, la scelta di realizzare la pista a senso unico su un solo lato della strada, lasciando l’altro senso di marcia privo di un’infrastruttura dedicata, risulta incomprensibile.
L’associazione che tutela i ciclisti sottolinea che, a differenza delle piste ciclabili, le ciclopedonali non sono obbligatorie per i ciclisti, rendendo quindi la nuova infrastruttura utile solo ai pedoni. Pertanto, chiedono una modifica del progetto con la realizzazione di due marciapiedi, uno per ogni senso di marcia, nonché l’introduzione di misure passive di moderazione del traffico, come zone 30, attraversamenti pedonali rialzati e specifica segnaletica di attenzione al traffico ciclistico. Queste modifiche garantirebbero la sicurezza e il rispetto delle norme per tutti gli utenti della strada.
Le piste ciclabili sono utili solo se pianificate e progettate correttamente, nel rispetto delle disposizioni normative e all’interno di una pianificazione ampia e coordinata della mobilità ciclistica. Opere isolate come questa rischiano di sprecare risorse pubbliche e risultare inutilizzate, vanificando gli obiettivi per cui sono state progettate.