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BUSSI – Nuovo ricorso della multinazionale Edison, stavolta in Cassazione, contro la sentenza del Consiglio di Stato che a marzo ha riconosciuto la fondatezza dell’ordinanza con cui la Provincia di Pescara individua la società come responsabile dell’inquinamento del sito dove, nel 2007, fu scoperta a Bussi sul Tirino (Pescara) la cosiddetta discarica dei veleni. Nel ricorso, come reso noto nell’edizione delle 19.30 della Tgr Abruzzo, come riportato dall’Agenzia ANSA, i legali sostengono che esistono motivi di annullamento riguardanti la giurisdizione.
La Società ritiene che la sentenza violi alcuni principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, in particolare la giurisdizione. Il ricorso contro le sentenze del Consiglio di Stato è un tema, tra i più discussi e controversi del diritto processuale amministrativo, riguarda gli strumenti giuridici che il legislatore ha previsto per assicurare forme di controllo giurisdizionale sulle decisioni del giudice amministrativo di ultima istanza. La giustizia amministrativa, come è noto, si compone soltanto di due gradi di giudizio, ammettendo il ricorso alla Suprema Corte soltanto per motivi inerenti la giurisdizione. Infatti l’art. 111 comma 8 della Costituzione, enuncia il principio giuridico in base al quale contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti è ammesso il ricorso alla Corte di Cassazione soltanto per motivi inerenti la giurisdizione. Appare quindi fondato, sotto il profilo formale, il ricorso avanzato dalla Società Edison.
Gaetano Trigilio

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