Il prossimo appuntamento con la stagione musicale della Camerata Musicale di Sulmona, domenica 8 dicembre alle ore 17.30 al Teatro “Maria Caniglia”, promette di essere un evento imperdibile per gli appassionati di jazz. A salire sul palco sarà il *Stefano “Cocco” Cantini e Raffaele Pallozzi QUARTET*, una formazione giovane ma già ricca di talento e passione per il jazz di alta classe. Il quartetto è composto da musicisti di grande spessore: Stefano Cantini al sassofono soprano, Raffaele Pallozzi al pianoforte, Emanuele di Teodoro al contrabbasso e Roberto Desiderio alla batteria. Insieme, proporranno un concerto che si ispira ai grandi autori del jazz degli anni ’50 e ’60, con un particolare omaggio a Tadd Dameron, pianista e compositore jazz noto per la sua eleganza e la sua capacità di scrivere melodie indimenticabili. Proprio un suo brano, “On A Misty Night”, ha ispirato il nome del progetto del gruppo. La scaletta del concerto include sia classici del jazz che composizioni originali, con un tocco personale che rielabora standard jazz e ne fa emergere nuovi colori e suoni. Tra le sorprese musicali, spicca una versione raffinata di “Norwegian Wood”, celebre brano dei Beatles, trasformata in un veicolo improvvisativo elegante e sofisticato. Il programma si apre con “The New”, un brano che si distingue per il suo andamento sinuoso e le eleganti linee melodiche, e prosegue con “Kenny”, una ballad introspettiva e graffiante, dedicata al grande trombettista Kenny Wheeler, una composizione che evidenzia la profondità e la creatività di Stefano Cantini. “One Hit Bar” di Raffaele Pallozzi, invece, ci trasporta in un mondo dalle venature hardbop, con un sapore decisamente mainstream. La scaletta prosegue con brani che celebrano i più grandi artisti della scena jazz, come Charlie Haden, e il suo capolavoro “Nightfall”, che cattura l’essenza dell’equilibrio, della sobrietà e della poesia. Inoltre, “Straight Life” di Freddie Hubbard, una composizione degli anni ’70, viene riproposta in una veste swing, regalando un tocco di freschezza alla sua storicità. La grande maestria di Emanuele di Teodoro al contrabbasso e Roberto Desiderio alla batteria assicura una solida sezione ritmica che supporta le evoluzioni tematiche e improvvisative dei solisti, creando una sinergia perfetta tra i membri del quartetto. Il risultato è una musica che sembra trascendere il tempo, restituendo agli standard jazz una nuova vita e freschezza interpretativa. Questo concerto non è solo una celebrazione del jazz, ma anche un’opportunità per ascoltare una formazione che sa rinnovare e rispettare allo stesso tempo la tradizione, portando sul palco l’essenza della grande musica improvvisata. L’appuntamento dell’8 dicembre sarà dunque un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere senza tempo del jazz più autentico.