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Un viaggio che unisce popoli e culture, un abbraccio tra città lontane ma vicine per spirito e visione. Sulmona ha rappresentato l’Italia al 50° anniversario del gemellaggio tra Fumel, in Francia, e Burghausen, in Germania: una ricorrenza che è diventata un simbolo di cooperazione europea e di dialogo tra territori. A guidare la delegazione ovidiana è stata l’assessora alla Cultura Emanuela Cosentino, invitata ufficialmente dal sindaco di Burghausen Florian Schneider. Accanto a lei anche rappresentanti della Giostra Cavalleresca, tra cui Paolo Alessandroni, ex presidente del Borgo San Panfilo, a testimoniare un’amicizia nata venticinque anni fa, proprio durante la prima Giostra Cavalleresca d’Europa. A Burghausen si è respirato un autentico spirito europeo: delegazioni da tre nazioni, una settimana di eventi, musica e incontri culturali che hanno raccontato l’Europa dei cittadini, fatta di legami e solidarietà. Nel suo intervento, il sindaco Schneider ha ricordato con affetto Sulmona, annunciando una grande celebrazione congiunta nel 2026 per i venticinque anni del gemellaggio tra la città ovidiana e quella bavarese. Anche la Francia guarda ora a Sulmona: la delegazione di Fumel ha espresso la volontà di unirsi al patto di amicizia, estendendo la collaborazione culturale e turistica al Centro Abruzzo. L’obiettivo è creare una rete tra i tre territori per promuovere scambi scolastici, artistici e commerciali. “Essere qui, a rappresentare la nostra città, è stato un onore e un’emozione profonda – ha dichiarato l’assessora Cosentino –. Queste celebrazioni ci ricordano che l’Europa nasce dai territori, dai rapporti tra le persone. È da qui che si costruisce la pace, la solidarietà e il futuro comune”. Cosentino ha ringraziato la città di Burghausen per l’accoglienza calorosa, sottolineando come le tre comunità condividano la stessa sensibilità per la cultura, la storia e la sostenibilità. L’anniversario franco-tedesco, celebrato anche nel millennio della prima menzione storica di Burghausen, diventa così un ponte ideale che unisce Abruzzo, Baviera e Occitania in un’unica visione di amicizia e cooperazione europea. Un passo che guarda al futuro e rinnova l’idea più autentica d’Europa: quella costruita non dalle istituzioni, ma dalle persone che scelgono di incontrarsi, conoscersi e camminare insieme.











