
SULMONA. Quaranta iscrizioni, di cui venti in più rispetto allo scorso anno scolastico negli istituti De Nino-Morandi di Sulmona, chiusi da ottobre 2014 per l’inchiesta sui presunti lavori sbagliati post sisma. Gli effetti del rientro a Sulmona, nella sede alternativa di viale Mazzini, si sono visti quest’anno con il lieve rialzo dei numeri. Per il prossimo anno si formeranno probabilmente due classi per i ragionieri e una per i geometri. Alla scadenza della piattaforma telematica, c’è chi si è creato personalmente nella struttura per l’iscrizione. Una situazione che fa riemergere un problema di spazi nell’attuale sede, un ex convento, adeguato alle normative scolastiche. Intanto nelle scorse settimane la procura del capoluogo abruzzese aveva dato l’ok al dissequestro dei due edifici scolastici. Una battaglia che vede in prima linea il comitato, presieduto da Franco D’Amico, il quale aveva diffidato la Provincia, per evitare ulteriori ritardi nella pubblicazione della gara d’appalto e nello svolgimento dei lavori