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Dopo l’intervento del sindacalista della Spi Cgil Enzo Sabatini che aveva contestato la ripartizione dei fondi del Pnrr da parte della Asl di Pescara che aveva tenuto, praticamente fuori l’ospedale di Popoli, arriva a stretto giro di posta la precisazione della stessa azienda sanitaria. “Per l’ospedale di Popoli è previsto un intervento per il miglioramento sismico del vecchio corpo dell’ospedale per un importo di spesa di 6.606.600,60 euro e una casa della comunità per una spesa di 247 mila euro”, evidenziano dalla Asl.

Inoltre, sempre avvalendosi dei fondi del Pnrr – Missione 6 Salute – relativo “all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero-Grandi Apparecchiature Sanitarie “, su proposta del direttore Uoc, Vincenzo Lomele, la direzione della Asl di Pescara ha previsto sempre per l’ospedale di Popoli: un tomografo a risonanza magnetica–Mri – 1.5 Tesla per un importo destinato di 914.000 mila euro e un telecomandato digitale per esami di reparto per un importo destinato di 247.700 euro.

«La direzione strategica», si legge nella nota della Asl, «su proposta del direttore dell’unità operativa complessa (Uoc) organizzazione e cure territoriali, Rossano Di Luzio, del direttore dell’Uoc Servizi Tecnici Manutentivi, Antonio Busich, del responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale, Luigi Lauriola ha disposto il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali tenendo conto delle normative vigenti, della ricognizione degli immobili esistenti di proprietà o di proprietà pubblica idonei per essere riconvertiti in case e/o ospedali di comunità, secondo gli standard definiti dall’Agenas nel documento tecnico “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Ssn».

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