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SULMONA. Su iniziativa del fotografo professionista sulmonese Umberto D’Eramo nasce un progetto per aiutare i bambini in Madagascar. Tutto parte da un viaggio di lavoro fatto nell’isola di Nosy Be al largo della costa nord-occidentale del Madagascar. Da qui è nato l’affetto per i bambini di una scuola primaria ubicata in una struttura precaria. La situazione vista con i propri occhi ha fatto scattare un’opera di generosità da parte di Umberto D’Eramo che si sta prodigando per far sì che la città di Sulmona possa contribuire a dare una nuova identità alla sede scolastica. L’idea è quella di intitolare ad Ovidio la scuola di Nosy Be. Si tratta del secondo progetto per il Madagascar dopo il primo che ha visto impegnato D’Eramo insieme a molte persone di Sulmona a regalare ai bambini materiale utile per le lezioni scolastiche e per il divertimento. Il viaggio in Africa è stato documentato attraverso un reportage fotografico presentato al Gran Caffè Letterario “per far capire – ha spiegato D’Eramo – le condizioni in cui vivono questi bambini e per illustrare la nostra missione. Abbiamo portato palloni, aquiloni, quaderni, penne, matite ed altro materiale fornitoci dalla gente di Sulmona. E’ stato adesso organizzato quest’incontro a Sulmona dove io in qualità di cantastorie ho raccontato l’esperienza vissuta lì”. Da parte dei bambini, ha inoltre riferito D’Eramo, c’è stata una contentezza enorme e “tanta gioia nel correre con gli aquiloni, che nemmeno sapevano che esistessero, e per giocare con i palloni. E’ stata un’esperienza fantastica”. Queste azioni a scopo umanitario dovranno portare ora a sistemare il tetto della futura scuola Ovidio. L’iniziativa viene appoggiata in pieno dal sindaco Annamaria Casini. “Umberto D’Eramo – afferma – è riuscito a portare un po’ di Sulmona in Madagascar. Dare il nome di Ovidio ad una scuola significa lasciare un segno indelebile per il futuro in quella che è stata una missione di grande umanità”.

Domenico Verlingieri

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