
CASTEL DI SANGRO. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, chiama in causa il perito per la presunta violenza sessuale avvenuta nel 2022 a Castel di Sangro. Sul banco degli imputati è finito un 56enne, accusato di aver palpeggiato per strada una 40enne di Campo di Giove. I fatti, avvenuti nel capoluogo sangrino, risalgono al mese di maggio di tre anni fa. Secondo l’accusa il 56enne aveva palpeggiato la donna, “mettendole una mano all’interno della coscia, contro la sua volontà”. Il tutto, sempre secondo l’imputazione, era avvenuto per strada e in quella circostanza era presente anche il fidanzato della 40enne che, in quel momento , non si era accorto di quanto accaduto. A raccontare tutto ai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, che avevano avviato le indagini, era stata la vittima che aveva sporto regolare denuncia. Da qui l’inchiesta che ha portato l’uomo davanti al giudice. L’avvocato difensore, Mariella Iommi, ha chiesto una perizia per accertare la capacità d’intendere e volere del 56enne al momento dei fatti e se lo stesso è capace di stare in giudizio.