
“Nella malaugurata ipotesi in cui sarà la destra ad amministrare la nostra Città è già evidente che tutti la governeranno tranne i sulmonesi”. Lo afferma il Pd di Sulmona che sferra un duro attacco al candidato del centrodestra, Luca Tirabassi, parlando di colonizzazione della città. “Prima il romano Marsilio, poi gli aquilani Liris e Biondi
hanno già deciso, loro, cosa è meglio per Sulmona sebbene del loro candidato sindaco, Tirabassi, non conosciamo un’idea, che sia una, sulla città che ambirebbe a governare. Non una parola sulla sanità, non una parola su Cogesa per fare qualche esempio. Forse perché anche Tirabassi, in cuore suo, sa che a piazzarlo in Comune, se sarà eletto, contribuiranno le donne e gli uomini che stanno demolendo la Sanità pubblica a vantaggio di quella privata e che hanno portato Cogesa sul baratro del fallimento. Forse Tirabassi, troppo occupato in questi ultimi anni sulla vertenza Tribunale, vertenza che oggi vede la destra convergere sulla necessità di dare impulso al disegno di legge presentato dal senatore del PD Fina e finalizzato alla revisione della geografia giudiziaria e quindi
alla salvaguardia definitiva del Tribunale e della procura di Sulmona e degli altri uffici giudiziari abruzzesi; non sa che il capoluogo amministrato da Biondi ha conferito spazzatura alla discarica di
Sulmona a prezzo più vantaggioso rispetto a quello pagato dal Comune di Sulmona violando, di fatto, il regolamento dell’ente, con il nulla osta dei coniugi Scoccia-Gerosolino. Su cosa intendano fare
Marsilio, Liris, Biondi e Scoccia sulla questione Cogesa, Tirabassi è muto. Così come è muta la coalizione che lo sostiene”. “L’ unica cosa che la destra sa fare”- rincara il Pd- “sono comunicati stampa deliranti (tra
l’ altro sempre senza la firma del candidato che anche nella comunicazione lascia fare ai suoi mentori senza prendersi un minimo di responsabilità). Tirabassi, e la Città, non si libererá facilmente di queste ombre, semmai dovesse davvero diventare sindaco. Sulmona non deve e non può accettare di essere colonizzata e noi ci batteremo affinché questo non accada. Lo dobbiamo alla Città e al suo buon nome”