banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

Urbanistica: Berardi Sottolinea il Cambio di Paradigma per Allinearsi all’Europa

Il 17 dicembre 2024, l’assessore all’urbanistica del Comune di Sulmona, Sergio Berardi, ha tenuto una conferenza stampa per rispondere alle critiche dei professionisti del settore edilizio riguardo alla delibera di giunta sulle modifiche dei provvedimenti di recepimento della legge regionale n. 49 del 2017. Berardi ha sottolineato la necessità di un cambio di paradigma per allinearsi non solo ad altre regioni d’Italia, ma anche ad altri Paesi europei.

Berardi ha spiegato che la delibera comunale recepisce quanto stabilito dalla legge regionale n. 16/2023, ma che questo non è stato ben compreso, neanche dagli addetti ai lavori. La delibera mira a ridefinire gli spazi urbani, delimitando le aree edificabili e quelle dove non sarà più possibile costruire. Berardi ha evidenziato l’importanza di cambiare prospettiva, citando l’articolo 3 della legge regionale, che prevede la possibilità di abbattere un rudere e ricostruire con la stessa cubatura in un’altra area edificabile.

Berardi ha ricordato che in passato si costruivano nuove abitazioni senza abbattere le vecchie, causando un eccessivo sfruttamento del suolo per interessi privati senza considerare le ricadute ambientali. La nuova delibera prevede che la costruzione sorgente venga abbattuta prima di avviare la realizzazione della nuova, e che il luogo di origine torni alla natura.

La legge e la delibera comunale intendono promuovere un cambiamento culturale nella collettività, sottolineando che le obiezioni dei professionisti, preoccupati di non poter più costruire ville, sono deboli rispetto agli obiettivi di ri-aggregazione dei centri urbani e restituzione dello spazio alla natura.

Berardi ha ribadito che la delibera di giunta è chiara sull’obbligo di realizzare opere di urbanizzazione secondaria, come parcheggi e aree verdi, in prossimità di nuovi insediamenti, senza possibilità di monetizzazione, a meno che non si dimostri l’impossibilità di realizzarle. La nuova legge sull’urbanistica abbraccia una cultura della comunità, dove il benessere collettivo prevale su quello privato.

Il cambio di terminologia dai PRG (piani regolatori generali) ai PUC (piani urbani comunali) riflette una diversa concezione urbanistica, delimitando i confini urbani entro i quali è possibile costruire. L’obiettivo è la rigenerazione urbana, con architetti e ingegneri che devono pensare al futuro e assumersi la responsabilità della pianificazione territoriale, sociale e culturale.

Berardi ha concluso esprimendo preoccupazione per il fatto che alcuni professionisti sembrano aver rinunciato a svolgere il loro compito di pianificazione, che è essenziale per il benessere della comunità.

Lascia un commento