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Il Fermilab, anche noto come FNAL, è un laboratorio di ricerca dedicato allo studio della fisica delle particelle elementari situato a Batavia, a una trentina di miglia a ovest di Chicago, che deve il nome al celebre fisico italiano Enrico Fermi. Il Dipartimento Statunitense dell’Energia ha stanziato un contributo di 115milioni di dollari al Fermilab per realizzare il progetto di un computer quantistico d’avanguardia con prestazioni mai raggiunte finora basato su tecnologie superconduttive.

Il finanziamento, che sarà erogato nell’arco di cinque anni, è destinato al nuovo centro di ricerca Superconducting Quantum Materials and Systems Center (SQMS) che ha sede proprio al Fermilab laboratorio selezionato per guidare uno dei cinque centri nazionali che lavoreranno per portare progressi trasformativi nella scienza dell’informazione quantistica.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare italiano (INFN) è l’unico partner non statunitense del progetto.

Il SQMS sarà guidato da Anna Grassellino, ricercatrice di origine italiana del Fermilab che ha iniziato la sua carriera all’INFN. L’impiego dei dispositivi quantistici realizzati da Sqms consentirà all’Infn di sviluppare rivelatori più sensibili per l’osservazione di particelle esotiche che potranno essere impiegate, per esempio, in esperimenti sulla materia oscura. Ci si aspetta che i risultati del progetto possano aprire la strada a studi teorici più accurati di fisica fondamentale e possano rivoluzionare le metodologie di analisi dei dati dei grandi esperimenti agli acceleratori. Inoltre, le impressionanti prestazioni di calcolo potranno fornire un contributo sostanziale anche in altri ambiti tecnico-scientifici, quali ad esempio la biologia e le biotecnologie. Grande importanza nell’ambito di SQMS riveste la realizzazione di una facility per misure, test e validazione di dispositivi quantistici ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, luogo unico al mondo per attività a bassissime radioattività ambientali e per le riconosciute competenze in ambito criogenico.

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